Quota 100 e reddito di cittadinanza, tra i punti principali inseriti nel Def

Quota 100 e reddito di cittadinanza, tra i punti principali inseriti nel Def

E’ stata raggiunta l’intesa nel governo Lega-M5S in merito alla legge di Bilancio dopo le tensioni sul deficit dei giorni scorsi. E’ stata approvata ieri, gioverdì 27 settembre 2018, dal Consiglio dei Ministri, la Nota di aggiornamento al Def che presuppone un rapporto deficit/PIL al 2,4% per tre anni.

Introduzione in manovra di pensioni con quota 100 e reddito di cittadinanza.

“Questa manovra, intervenendo sulla legge Fornero, riducendo le tasse, aumentando le pensioni di invalidità, è un passo in avanti verso la civiltà – ha dichiarato il vicepremier e ministro Matteo Salvini – E io sono convinto che gli analisti, i mercati, gli spreaddisti, i commissari, capiranno che stiamo lavorando per il bene del Paese”.

In merito all’eventualità che Bruxelles bocci la legge di Bilancio italiana, il vicepremier Salvini ha spiegato: “Noi tiriamo avanti. Pensiamo di lavorare bene per la crescita del Paese, per ridare fiducia, speranza, energia e lavoro, quindi sono felice di quello che abbiamo fatto in questi quattro mesi e di quello che faremo nei prossimi quattro anni”.

Il M5S è riuscito a garantire come promesso in campagna elettorale il reddito di cittadinanza, destinato a una platea di 6 milioni e mezzo di persone, e il via libera alla pensione di cittadinanza che fissa una soglia di 780 euro per le pensioni minime, oltre a 1,5 miliardi da destinare ai risparmiatori colpiti dai crack bancari.

La Lega è riuscita ad ottenere il superamento della legge Fornero, consentendo l’uscita di “400mila” lavoratori che si tradurrà in altrettanti posti di lavoro per i giovani. E ancora la prima fase dell’introduzione della flat tax tramite l’innalzamento delle soglie minime per il regime semplificato di imposizione su piccole imprese, professionisti e artigiani.

Tra i principali punti contenuti nel Def vi è anche un programma di manutenzione straordinaria della rete viaria e di collegamenti italiana a seguito del crollo del ponte Morandi a Genova, per il quale, in considerazione delle caratteristiche di eccezionalità e urgenza degli interventi programmati, si intende chiedere alla Commissione europea il riconoscimento della flessibilità di bilancio.

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