Assegno minimo e le ultime novità in fatto di pensioni!

Pensioni, i paradossi di Quota 100, si scatena l'indignazione dei precoci

Non solo reddito di cittadinanza e flat tax. La prima manovra targata Lega-M5S dovrebbe contenere anche importanti novità sul piano previdenziale. Per quanto riguarda il sistema pensionistico, infatti, il governo sta lavorando su due fronti: la quota 100 promessa dal vicepremier Salvini e le pensioni di cittadinanza volute dai Cinquestelle. Tra le novità contenute nella prossima finanziaria vi sarebbe uno dei cavalli di battaglia del M5S, ovvero il taglio delle pensioni d’oro.

Quota 100: in cosa consiste.

Per superare la legge Fornero si vuole ridurre l’età di ritiro dal lavoro con l’introduzione di quota 100. In cosa consiste e come funziona? Si tratta della possibilità per i lavoratori di andare in pensione quando la somma dell’età anagrafica e degli anni di contributi versati è pari almeno a 100.

Possono poi essere previsti dei paletti riguardo all’età minima di uscita e a un minimo di anni di contribuzione. Il vicepremier leghista Salvini punta “al massimo” a 62 anni di età e 38 di contributi, mentre al Tesoro si starebbe lavorando su 64 anni e 36 di contributi.

Pensione di cittadinanza e taglio pensioni d’oro.

La seconda misura previdenziale allo studio del governo consiste nell’allineamento graduale dell’assegno dei pensionati indigenti (in totale 4,5 milioni) a quota 780 euro mensili, valore che l’Istat considera come soglia di povertà. Si chiama pensione di cittadinanza.

Sarebbe sempre più vicino anche il via libera al taglio delle pensioni d’oro, cavallo di battaglia del M5S. Sul tema infatti i partner di governo avrebbero trovato un equilibrio, ha garantito qualche giorno fa il ministro per i Rapporti con il Parlamento Riccardo Fraccaro, sostenendo che ci sarebbero le condizioni affinché l’esecutivo giallo-verde vada al risultato.

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