Tra gennaio e giugno di quest’anno le lettere di compliance inviate dall’agenzia delle Entrate – inviate ai contribuenti che secondo l’Agenzia non avrebbero dichiarato del tutto o parzialmente un reddito – hanno portato nelle casse dello Stato 700 milioni di euro, con un incremento del 250% rispetto ai 200 milioni incassati nello stesso periodo del 2017. È quanto emerge da un’analisi di metà anno della stessa Agenzia. Più veloci inoltre i rimborsi Iva: le pratiche per erogare complessivamente 4,6 miliardi di euro (+21%) sono state svolte in media in 71 giorni, 19 in meno rispetto al dato medio dello scorso anno.
Tempi duri per gli evasori: il Fisco recupera 6,7 miliardi di euro (+6,3%).
L’agenzia delle Entrate accelera inoltre sugli alert preventivi: nei primi 6 mesi del 2018 ha inviato 1,2 milioni di comunicazioni per avvisare i cittadini di possibili errori nelle dichiarazioni. La strategia dell’adempimento spontaneo, portata avanti dal direttore Ernesto Maria Ruffini, in carica fino al passaggio di consegne dopo l’estate, ha portato inoltre a un incremento del 333% degli incassi, passati dai 300 milioni del 2015 a 1,3 miliardi del 2017, e la moltiplicazione delle lettere (da 500 mila a 1,5 milioni, +200%).
Il recupero dell’evasione da gennaio a giugno ammonta a 6,7 miliardi, +6,3% rispetto allo stesso periodo 2017.
Cresce complessivamente anche il numero dei controlli (accessi/verifiche, accertamenti ordinari e automatizzati) sui tributi amministrati dall’Agenzia, da 213.089 a 231.941 (+8,8%), che portano il recupero dell’evasione nel periodo gennaio-giugno 2018 a quota 6,7 miliardi (+6,3%) rispetto allo stesso periodo del 2017.
Sul fronte dei servizi ai cittadini, le dichiarazioni di successione telematiche centrano quota 43mila, più del triplo rispetto allo scorso anno: nel 20% dei casi il servizio online delle Entrate ha avuto la meglio sulla carta. Le richieste di assistenza gestite dall’Agenzia, invece, sono state 5,5 milioni.
Nella prima metà del 2018 si è rafforzata infine la cooperazione con le amministrazioni fiscali estere in materia di imposte dirette e Iva: triplicati gli scambi di informazioni spontanei, mentre nel complesso gli scambi di informazione non automatici (spontanei e su richiesta) sono aumentati del 22,2%, passando dai 1.546 della prima metà del 2017 ai 1.889 del periodo gennaio-giugno 2018.