Presunto conflitto d’interesse: le dichiarazioni di Conte alla Camera

Presunto conflitto d'interesse: le dichiarazioni di Conte alla Camera

Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha riferito alla Camera sulla questione del presento conflitto d’interesse relativo ad un incarico professionale assunto prima di assumere la carica di Premier . “Nei primi giorni del maggio 2018, quando ancora svolgevo la professione di avvocato e non ero stato ancora designato Presidente del Consiglio (ricordo, in proposito, che il primo incarico mi fu conferito in data 23 maggio), ho ricevuto dalla società Fiber 4.0 l’incarico di redigere un parere giuridico pro-veritate circa l’applicabilità della disciplina della cosidetta Golden Power e dei conseguenti obblighi di notifica (ai sensi dell’articolo 2 del decreto-legge n. 21 del 15 marzo 2012) con riferimento alle operazioni compiute nei confronti della società Retelit”, ha spiegato Conte.

“Desidero precisare che questo è stato l’unico contatto professionale avuto con la società Fiber 4.0, non avendo mai svolto per essa altra attività di assistenza o difesa, giudiziale o stragiudiziale. Al fine di redigere il parere e rispondere al quesito giuridico che mi era stato sottoposto, ho esaminato i documenti che mi sono stati inviati, senza mai incontrare gli amministratori o gli azionisti della Società. Non ero dunque a conoscenza – né ero tenuto a conoscere – che tra gli investitori vi fosse il sig. Raffaele Mincione o che parte degli investimenti risalissero, come è stato ipotizzato da alcuni organi di stampa, alle finanze vaticane”, ha puntualizzato il Presidente del Consiglio.

Le dichiarazioni del Premier alla Camera

“Ho accettato l’incarico di redigere il parere per la società Fiber 4.0 quando non ancora ero stato designato Presidente del Consiglio, in un momento in cui io stesso non potevo immaginare che di lì a poco sarebbe nato un esecutivo da me presieduto, che poi sarebbe stato chiamato a decidere sull’esercizio o meno della cosiddetta Golden Power con riguardo all’operazione Retelit”, ha chiarito Conte.

Il presunto conflitto d’interessi

Il Presidente del Consiglio ha specificato di essersi astenuto, una volta diventato Premier, dal prendere decisioni riguardo il procedimento di esercizio della Golden Power relativo alla operazione Retelit. “Per maggiore chiarezza e per diradare ogni residuo dubbio, preciso che il parere stesso, attenzione, non ha avuto a oggetto la decisione circa l’opportunità di esercitare o meno la Golden Power, competenza questa del Governo, ma ha riguardato – il parere – esclusivamente l’applicabilità o meno della relativa disciplina e, quindi, la necessità di notificare o meno l’operazione al Governo, decisione questa spettante alla Società.

Ciò nondimeno, al fine di evitare ogni possibile forma di conflitto di interessi, anche solo indiretto, una volta investito della carica di Presidente del Consiglio mi sono astenuto da qualsivoglia attività o da qualsivoglia forma di coinvolgimento, formale e sostanziale, riguardanti la decisione circa l’esercizio della Golden Power nell’operazione Retelit”, ha dichiarato il Premier Conte.

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