Pos: stop alle sanzioni per chi non accetta pagamenti con carta

Pos: stop alle sanzioni per chi non accetta pagamenti con carta

I pagamenti con carta rimangono obbligatori ma senza sanzioni. Il Consiglio di Stato con una sentenza depositata lo scorso 1 giugno, ha bocciato le multe per chi non accetta i pagamenti con carta di credito e bancomat.

Stop alle sanzioni per chi non accetta pagamenti con carta.

L’obbligo di accettare pagamenti elettronici era stato introdotto nel 2012 dal Governo Monti con il decreto Crescita. Tale decreto presentava una falla in quanto non chiariva le sanzioni da applicare ai commercianti non in regola.

Il provvedimento è stato corretto poi dalla legge di Stabilità del 2016, che introduce le sanzioni ma delega a un decreto del Mise e del Mef l’entità della multa. E, come ha ricordato Il Sole 24 oOre, ha ridotto da 30 a 5 euro l’importo entro cui accettare i pagamenti.

Su questo punto che è arrivata la bocciatura da parte del Consiglio di Stato che di fatto contesta l’entità della sanzione che non trova riferimenti nella norma madre. L’articolo 693 del Codice penale infatti spiega che chiunque rifiuta di ricevere, per il loro valore, monete aventi corso legale nello Stato, è punito con la sanzione amministrativa fino a trenta euro. Un riferimento questo che per il Consiglio di Stato non è sufficiente.

Il Consiglio di Stato ha ipotizzato un contrasto con il principio costituzionale secondo cui nessuna prestazione economica può essere imposta se non in base alla legge. Ad oggi il pos resta obbligatorio, ma non è chiaro cosa rischia chi non accetta pagamenti con carta.

Il nuovo Governo Lega-M5S dovrà affrontare, quanto prima, questa questione con un provvedimento che stabilisca in modo preciso gli obblighi dei commercianti, i diritti degli utenti e le eventuali sanzioni da affrontare per chi rifiuta i pagamenti elettronici. Un nuovo provvedimento che dovrà dunque superare i profili di incostituzionalità e uniformare così il nostro Paese al contesto europeo.

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