Pnrr, il ritardo italiano minaccia di frenare la crescita del Pil del Belpaese

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L Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) ha diffuso una nota in cui si sostiene che in Italia “i ritardi nell’attuazione del Pnrr potrebbero ridurre la crescita del Pil“. Invece, “la rapida attuazione delle riforme strutturali e dei piani di investimento pubblico nel Piano di ripresa e resilienza sarà fondamentale per sostenere l’attività a breve termine e gettare le basi per una crescita sostenibile nel medio termine”. Oltre a ciò avrebbe “l’ulteriore vantaggio di esercitare ulteriori pressioni al ribasso sul rapporto debito/Pil“.

Per l’OCSE la politica di bilancio del governo è abbastanza equilibrata!

Sempre secondo l’OCSE, a proposito del debito pubblico – per quanto riguarda il biennio 2023-2024 il modo in cui è configurata la politica di bilancio del governo mostra “un equilibrio appropriato tra prudenza e sostegno alla crescita, ma negli anni successivi sarà necessario più risanamento per mettere il rapporto debito-Pil su un percorso sostenibile”.

Intervenire sull’evasione fiscale e sulla spesa pubblica!

E ancora: “I piani di consolidamento dovrebbero includere misure ambiziose per intervenire sull’evasione fiscale e ampie revisioni della spesa pubblica per migliorarne l’efficienza”. Inoltre “la piena attuazione degli ambiziosi piani di riforme strutturali e di investimento pubblico del Pnrr potrebbe alzare in maniera durevole il Pil dell’Italia, cosa che avrebbe ulteriori benefici per abbassare la pressione sull`incidenza del debito-Pil”.

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