Pensioni, tutte le novità sugli aumenti da ottobre 2022!

Pensioni, le date dei pagamenti di settembre 2021

Per le pensioni ci sono aumenti in arrivo in anticipo per fronteggiare la corsa dell’inflazione. L’operazione, messa in campo con il decreto Aiuti bis, partirà da ottobre. Tuttavia, come spiega il sito de Il Messaggero, la rivalutazione anticipata non sarà per tutti ma riguarderà solo gli assegni fino a un massimo di 2.692 euro lordi al mese: sarà “transitoria” e l’aumento sarà per il momento del 2 per cento, in attesa di vedere a fine anno a quanto si fermerà la crescita dei prezzi.

Il conguaglio!

In seguito, nel mese di novembre, verrà rionosciuto anticipatamente anche il conguaglio relativo alla differenza tra l’inflazione calcolata in via provvisoria all’1,7 per cento per il 2021 e quella effettiva dell’1,9%. Questo piccolo scatto, arretrati compresi, era però dovuto al pensionato e quindi non rappresenta in senso stretto un beneficio aggiuntivo. Considerando solo l’incremento del 2 per cento, appunto l’anticipo per l’inflazione del 2022 che generalmente in condizioni normali sarebbe stata recuperata l’anno successivo, questo sarà erogato per quattro mensilità prima che scatti da gennaio 2023 la rivalutazione vera e propria.

Di quanto è l’aumento!

Per la pensione minima di 524 euro tutto ciò si traduce in un aumento di 11 euro al mese ovvero 42 da ottobre a dicembre. Per un assegno lordo da 1.000 euro l’effetto cumulato sarà di 80, per una da 2.000 di 160 mentre per il tetto massimo che tocca quota 2.692 saranno 210 euro in più. Naturalmente anche per quanto riguarda le pensioni le cifre sono lorde e dunque saranno poi limate dall’impatto dell’Irpef. E sempre a proposito dei trattamenti previdenziali, è stato chiarito che la rivalutazione definitiva l’anno prossimo sarà applicata con le regole più favorevoli in vigore dal 2022, quindi sarà quasi piena anche per quelli più alti. Le percentuali di rivalutazione sono però per fasce e non sugli interi importi. Più nel dettaglio la rivalutazione sarà del 100% per gli assegni fino a 4 volte il minimo Inps (2.096), 90% tra 4 e 5 volte (quindi tra 2.096 e 2.620), e 75% oltre questa soglia.

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