Fra le varie idee che sono in circolazione a proposito e in prospettiva della messa a punto della Legge di Bilancio, emerge di nuovo in evidenza quella della Lega sulla possibilità di uscire anticipatamente dal lavoro con 41 anni di contributi indipendentemente dall’età. Quel che è certo è che la via è stretta per interventi strutturali sulle pensioni nella prossima Manovra finanziaria.
Secondo la Calderone non si tornerà indietro!
In effetti, volendo ragionare con i conti alla mano, l’esecutivo dovrà trovare le coperture per gli interventi sulla previdenza. La ministra del Lavoro Marina Elvira Calderone ha per parte sua confermato che “non si tornerà indietro” sulle attuali misure di flessibilità e in caso di risorse aggiuntive queste andranno indirizzate a giovani e donne, le categorie più penalizzate dal punto di vista pensionistico.
Quarantun anni di contributi a prescindere dall’età anagrafica!
Allo stato attuale l’ipotesi più probabile è la proroga per il 2024 di Quota 103, Ape Sociale e Opzione Donna. La proposta della Lega, anche alla luce dell’incontro informale tra Matteo Salvini e Giorgia Meloni in Puglia, permane anche se non è ancora chiaro quale misura verrebbe sacrificata. Il sistema di Quota 41 prevede l’uscita anticipata dal lavoro con assegno ridotto avendo maturato 41 anni di contributi a prescindere dall’età anagrafica. Gli esponenti del Carroccio spingono per attivare la riforma per un anno e considerano i costi del provvedimento “accettabili”.