Pensioni: rischio beffa per assegni più bassi con la quota 100

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Il combinato disposto di quota 100 e sistema contributivo potrebbe avere conseguenze sugli importi dei trattamenti previdenziali. Non si conoscono ancora i particolari della riforma delle pensioni di Lega e Movimento 5 Stelle che già impazzano su web e social calcoli sulle possibili penalizzazioni cui saranno sottoposti i lavoratori che vi aderiranno.

Si potrebbe andare in pensione anche con soli 36 anni di contributi e 64 anni di età (con un tetto a 2 o 3 anni di contributi figurativi) una soluzione che aprirebbe a molti lavoratori la possibilità di anticipare la pensione fino a 5 anni. Si stima che per la scuola i docenti coinvolti potrebbero essere 100mila, mentre per gli ATA la quota potrebbe essere di 47mila circa.

Pensioni: quota 100, età e importi: attenzione, c’è il rischio beffa! Anticipo ma con penalizzazioni!

Sulle pensioni la coperta rischia di essere corta. Il combinato disposto di quota 100 e sistema contributivo potrebbe avere come spiacevole conseguenza per i pensionati quella di dover “pagare” gli anni di lavoro in meno con un assegno più basso.

Si tratta ovviamente di un’ipotesi che va presa con il beneficio d’inventario, dal momento che il governo non ha ancora illustrato nel dettaglio cosa prevede la proposta di “superamento” della legge Fornero. La possibilità però è senza dubbio reale.

Giorni fa era stato l’economista Alessandro De Nicola (Adam Smith Society) a mettere in guardia i pensionati. Se si va in pensione a 65 anni con 35 anni di contributi e si applica il sistema contributivo, attenzione: la pensione sarà bassina.

Ieri il Corriere della Sera è tornato sull’argomento pubblicando in esclusiva una simulazione realizzata da Progetica, società indipendente di consulenza in educazione e pianificazione finanziaria e previdenziale.

Secondo i conti fatti da Progetica, un ragazzo che oggi inizia a lavorare a vent’anni con la riforma targata M5s-Lega andrà in pensione cinque anni e mezzo prima, ma il suo assegno previdenziale subirà un taglio del 16%. La situazione migliora per chi è più avanti con gli anni: per chi ha 40 o 50 anni il sacrificio economico sarà infatti molto meno importate.

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