Pensioni, Quota 100, abolizione Ape: le proposte del nuovo governo sul fronte pensioni!

Pensioni, Quota 100, abolizione Ape: le proposte del nuovo governo sul fronte pensioni!

Quota 100 e abolizione ape: le criticità delle nuove proposte sulle pensioni. Cesare Damiano, esponente del Pd, presidente della commissione lavoro alla Camera nella scorsa legislatura, ha messo in luce alcune criticità delle proposte del nuovo governo sul fronte delle pensioni.

Per Damiano la promessa di Salvini di cancellare la legge Fornero e tornare a Quota 100 è un’affermazione che va chiarita nel suo significato preciso.

Il Governo deve dare chiarimenti sulla cosiddetta Quota 100.

Secondo Damiano è compito del nuovo esecutivo spiegare in cosa consista tale proposta, ossia se l’ipotesi sia quella del pensionamento anticipato con 64 anni di età da sommare a 36 anni di contributi. In tal caso, secondo l’esponente Dem, si peggiorerebbe la condizione di coloro che con l’Ape sociale, possono usufruire della pensione a 63 anni con 36 di contributi se appartiene alle 15 categorie di lavori gravosi.

Quota 100 e Ape, sociale e volontaria, vanno integrate, altrimenti si rischia di fare un passo avanti con Quota 100, e uno indietro con l’abolizione dell’Ape sociale.

Le proposte del Pd sul fronte delle pensioni.

Per gli esponenti del Pd bisogna partire, nella Quota 100, dai 63 anni di età, rendere strutturale l’APE sociale, e varare la nona e ultima salvaguardia per gli esodati. Va rivisto anche il meccanismo dell’aspettativa di vita, cui è collegata l’età pensionabile. Bisogna proseguire nel lavoro per rallentarlo o cancellarlo, se non si vuole arrivare alla pensione a 70 anni di età.

Anche Davide Baruffi, esponente del Pd, membro della commissione lavoro alla Camera nella scorsa legislatura, ha evidenziato le criticità delle proposte del nuovo governo sul fronte delle pensioni. Ma in particolare, ha sottolineato in maniera critica il fatto che nell’ultima settimana siano venute fuori molti elementi non evidenziati in campagna elettorale, e ne siano scomparsi altri.

In campagna elettorale si è partiti dalla cancellazione della Fornero al suo superamento, da quota 100 o 41 anni di contributi versati. Nell’ultima settimana, si è parlato di abolizione dell’ape sociale, di età minima di 64 anni per accedere a quota 100, e di calcolo della pensione in forma contributiva. Inoltre, sono scomparse le dichiarazioni di intenti sugli esodati, le donne, i giovani, l’aspettativa di vita.

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