Pensioni, quanto incideranno sul PIL?

Quota 103: i termini e le modalità di presentazione delle domande!

Le estrapolazioni sull’andamento dell‘incidenza della spesa pensionistica in Italia sul PIL dal 2015 al 2070 convergono su un’incidenza di lungo periodo compresa tra il 13 e il 14 per cento nel 2070, e presentano delle caratteristiche comuni. È quanto emerge dal Flash “Cambiamenti nelle proiezioni di medio-lungo periodo della spesa pensionistica in Italia” realizzato dall’Ufficio parlamentare di bilancio (Upb) e riportato dal sito Quifinanza.it.

Proiezioni recenti!

Il rapporto analizza e confronta le proiezioni più recenti lungo due dimensioni: una intertemporale, tra proiezioni condotte dal Gruppo di lavoro sull’invecchiamento della popolazione (Working Group on Ageing Populations and Sustainability, AWG) in anni differenti (Annual Report 2018 e Annual Report 2021); l’altra inter-istituzionale, tra proiezioni condotte dall’AWG e dalla Ragioneria Generale dello Stato (RGS) con ipotesi messe a punto nello stesso periodo (primavera 2020).

Il continuo anche se differenziato aumento dell’incidenza della spesa pensionistica sul PIL fino al 2035-2045 – si legge nel Rapporto – è guidato principalmente dal pensionamento delle coorti di baby boomers con assegni calcolati per una quota rilevante ancora con il criterio retributivo. Successivamente, la progressiva scomparsa di tali coorti e il concomitante graduale passaggio a regime del criterio di calcolo contributivo nozionale spiegano l’inversione di tendenza e la riduzione dell’incidenza.

Nei prossimi anni – sottolinea l’Upb – andranno, infatti, in pensione gli ultimi lavoratori rientranti nel calcolo retributivo (con l’aggiunta della “coda” contributiva prevista dalla riforma “Fornero” con riferimento ai contributi versati dal 2012 in poi); mentre bisognerà aspettare il 2040 per vedere esaurirsi i percettori di assegni retributivi e pensionarsi i primi lavoratori rientranti per intero nel calcolo contributivo ad accumulazione nozionale. Si dovrà invece attendere il 2060 perché le pensioni in erogazione siano tutte con calcolo contributivo.

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