Il Sottosegretario al Ministero dell’Economia Pier Paolo Baretta intervistato da “Il Foglio” ha commentato alcuni degli interventi previsti nella manovra economica, sottolineando che “siamo partiti dalla necessità di disinnescare 23 miliardi di aumento dell’Iva. Si è trattato, di fatto, di una riduzione della tasse per le famiglie di eccezionale portata, ma che ha inevitabilmente condizionato la Manovra”.
“La Manovra nel suo complesso, resta di 30 miliardi, non si va oltre quella cifra”, ha precisato Baretta, chiarendo che una rimodulazione delle tasse non produrrà un aggravio sul deficit. Secondo il sottosegretario:” Le tasse non sono affatto così gravose come si dice, specie in riferimento a quelle che più di tutte hanno attirato critiche”, ossia quelle sulla plastica e sulle auto aziendali. “Io credo che, nel ricalibrarle, non si debba perdere di vista l’obiettivo di fondo che sta alla base di queste misure, e cioè l’incentivo alla transizione ecologica”, ha sottolineato Baretta.
Il nodo delle pensioni Quota 100
Il Sottosegretario all’Economia ha toccato anche il tema delle pensioni Quota 100.”Riequilibrare la Manovra non è facile, anche in virtù del fatto che su tabacchi e giochi abbiamo già ottenuto il massimo, senza che nessuno protestasse. Semmai un ripensamento su Quota 100 può essere auspicabile, forse perfino necessario”, ha dichiarato, precisando:”Non voglio affatto eliminarla, anche perché si estinguerà da sola tra due anni”.
Riduzione delle finestre per l’accesso nel 2021
Per il Sottosegretario una soluzione plausibile potrebbe essere quella di ridurre le finestre di accesso a Quota 100 per il 2021.”Ci sono degli emendamenti che vanno in questa direzione che vanno valutati con grande considerazione. Ma è per il 2020 che potrebbe esserci un problema di equilibrio di bilancio“, ha precisato Baretta, concludendo:”E’ chiaro che un ripensamento di Quota 100 per il 2021 aiuterebbe a ridefinire tutto il quadro generale”.
