Pensioni, le novità sulla quattordicesima 2021

Pensioni, le novità su alcune ipotesi di riforma

La quattordicesima, per i pensionati, è una mensilità aggiuntiva alla pensione corrisposta dall’INPS a luglio o a dicembre di ogni anno e introdotta nel 2007. Come spiega il sito quifinanza.it, viene pagata ai pensionati di almeno sessantaquattro anni che hanno un reddito complessivo fino a un massimo di 1,5 volte il trattamento minimo annuo del Fondo pensioni lavoratori dipendenti fino al 2016 e fino a due volte il trattamento minimo annuo del Fondo lavoratori dipendenti dal 2017.

Il diritto alla somma aggiuntiva!

La legge di bilancio 2017 ha esteso il diritto alla somma aggiuntiva, nella misura prevista fino al 2016, a coloro che hanno un reddito compreso tra 1,5 e 2 volte il trattamento minimo annuo del Fondo pensioni lavoratori dipendenti. Oltre a ciò, è stato incrementato l’importo della somma aggiuntiva spettante a coloro che hanno un reddito complessivo pari o inferiore a 1,5 volte il trattamento minimo annuo del FPLD.

Per chi perfeziona i requisiti entro il 31 luglio dell’anno di riferimento, la prestazione viene liquidata nella pensione di luglio (attenzione alle date di luglio perché anche per quel mese le pensioni verranno pagate in anticipo). Invece, per coloro che perfezionano il requisito anagrafico richiesto dal 1° agosto in poi, la corresponsione è effettuata con una successiva elaborazione sulla pensione di dicembre dell’anno di riferimento.

In caso di pensioni spettanti per un numero limitato di mesi come, ad esempio, in caso di pensioni con decorrenza diversa dal 1° gennaio, o di compimento del sessantaquattresimo anno di età nel corso dell’anno, il beneficio spetta in proporzione ai mesi di vigenza della pensione o di possesso del requisito anagrafico.

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