Pensioni, incontro Orlando-Sindacati. Le ultime news

Pensioni, parte il tavolo Governo Sindacati. Le ultime novità

I Sindacati chiedono nuovi meccanismi di uscita dal lavoro che vadano oltre l’esperimento di “Quota 100” e che evitino il ritorno al gradone dei 67 anni nel 2022. L’incontro, a Roma, fra il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, e le delegazioni dei Sindacati confederali guidate dai tre segretari generali è durato, come riferisce il sito de La Stampa”, tre ore.

Ecco le richieste di Cgil, Cisl e Uil: la possibilità di uscita flessibile a partire dai 62 anni senza ricalcolo contributivo oppure con 41 anni di contributi per tutti a prescindere dall’età. Sul tavolo, come abbiamo già visto in un precedente articolo di Diritto.news, oltre all’allargamento ad altri lavori disagiati dell’Ape sociale e alla conferma di Opzione Donna, potrebbero poi finire le pensioni di garanzia per i giovani, nuove tutele per le fasce più fragili e nuovi sgravi a favore della previdenza integrativa.

Maurizio Landini: “Siamo pronti alla mobilitazione”!

Ala fine dell’incontro il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, ha dichiarato: «abbiamo spiegato qual’è la nostra piattaforma ma abbiamo anche chiesto esplicitamente che il governo ci dica se si può aprire o no una trattativa sulla nostra piattaforma. A settembre dunque è necessario entrare nel merito perché il tipo risposte che ci verrano date sono importanti e noi intendiamo su questo farne una vera e propria vertenza, avviare una mobilitazione».

Per quanto riguarda le risorse, Landini ha osservato che «bisogna tornare a separare assistenza e previdenza perché se separiamo queste due spese la spesa previdenziale nel nostro Paese non è superiore alla media europea». Ha quindi evidenziato che «le persone hanno pagato un prezzo pesante e c’è bisogno di dare un futuro pensionistico ai giovani con la pensione di garanzie, c’è bisogno di riconoscere le differenze di genere perché le donne hanno pagato un prezzo molto pesante e c’è bisogno di riconoscere la diversità dei lavori che esistono perché i lavori non sono tutti uguali».

«C’è bisogno di una riforma – ha detto Landini – che non si risolve in Quota 100 e credo che questo sia un tema da affrontare». «Noi stiamo dicendo – ha concluso – d’altra parte che c’è bisogno di una vera riforma fiscale che combatta l’evasione fiscale perché una serie di strumenti come la pensione di garanzia per i giovani, hanno bisogno di sostegno e le risorse si trovano andando a combattere l’evasione fiscale e facendo pagare le tasse a chi non le paga».

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright Diritto.news

Informazioni sull'autore