Pensioni ex Inpdap: la questione dei pensionati italiani residenti in Spagna

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A.P.I.C.E. (Associazione dei Pensionati Italiani e Connazionali all’Estero) ha promosso un ricorso contro l’Inps per iniziativa del Presidente del Comites di Barcellona Alessandro Zehentner, circa l’equiparazione dei pensionati ex Inpdap (dipendenti statali) ai pensionati Inps. Il motivo della contesa è il diverso trattamento pensionistico riservato agli impiegati dello Stato, facenti parte del gruppo di persone appartenenti all’ex Inpdap.

“Ciò che non si comprende è perché i pensionati Inps puri possono godere della defiscalizzazione della loro pensione, mentre ciò non è possibile per gli impiegati dello Stato”, si legge in un comunicato. “Inoltre, esiste la possibilità di defiscalizzazione soltanto in alcuni stati: Cile, Tunisia, Senegal e Australia (con qualche difficoltà). Perché loro sì e gli altri no?”

La risposta dell’Inps

“A questo tipo di domande, più volte l’Inps ha risposto che esiste un accordo tra Italia e Spagna per il quale le tasse del pensionato statale vanno versate in Italia, ma non in Spagna, questo per non pagare la doppia imposizione, ma superata una certa cifra annuale, qualcosa si deve pagare anche in Spagna. Se di accordi e/o di legge si tratta, ciò che si vuole realizzare con questo ricorso è dimostrare l’evidente illegittimità di tale accordo e riuscire, pertanto, ad equiparare il pensionato ex Inpdap a quello Inps“, prosegue la nota.

Prima udienza del ricorso

“Ci sono voluti tre anni di lavoro/preparazione, per avere la data della prima udienza per il ricorso promosso dall’A.P.I.C.E. (Associazione dei Pensionati Italiani e Connazionali all’Estero) nella persona del Presidente Giuseppe Bucceri, contro l’Inps”, segnala il documento. “La prima discussione in merito al ricorso dei pensionati Ex Inpdap verrà effettuata il 24 febbraio 2020, alle ore 10,00”.

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