La Corte dei conti, nell’audizione al Senato sulla Manovra, ha suggerito al governo di valutare l’opportunità di una soglia anagrafica standard per il pensionamento anticipato dei lavoratori interamente contributivi e di quelli cosiddetti “misti”, che possono contare su una parte dell’assegno calcolata con il metodo retributivo. In altri termini si tratta, testualmente, di «convergere verso un’età di pensionamento anticipato uniforme con l’applicazione, per i “misti”, di appropriate correzioni del trattamento».
Un assetto stabile per la normativa delle uscite!
Va anche detto che questo non è stato l’unico sprone: i magistrati contabili hanno auspicato che «si giunga presto ad un assetto stabile della normativa in materia di uscite: regole equilibrate, non soggette a cambiamenti frequenti e in grado di contemperare le diverse esigenze micro e macroeconomiche».
I giovani avranno pensioni basse!
Analogamente l’Ufficio parlamentare di bilancio ha evidenziato che rimangno i problemi della scarsa e discontinua contribuzione pensionistica dei giovani per i quali, se non ci saranno dei cambiamenti, si annunciano basse pensioni. Ne consegue che l’Ufficio invita a «non limitare il dibattito ai soli cambiamenti delle regole e dei parametri del sistema pensionistico, ma di abbracciare tematiche più ampie del mercato del lavoro, del rafforzamento degli altri istituti di welfare rivolti alle età più giovani, della fiscalità e della crescita, con specifica apertura inclusiva per i giovani».