Pensioni e Legge di Bilancio 2020: la proroga dell’Ape sociale

Pensioni d'accompagnamento, le ultime novità

Il Disegno di legge AS 1586 “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2020
e bilancio pluriennale per il triennio 2020-2022”, reca alcune disposizioni in tema di pensioni. In particolare l’art.56: “Disposizioni in materia di Ape sociale, commissione gravosi e commissione spesa previdenziale” proroga l’Ape sociale, la misura per le pensioni anticipate con onere a carico dello Stato.

Nello stesso articolo, al comma 2 è prevista l’istituzione  di una Commissione tecnica incaricata di studiare la gravosità delle occupazioni presieduta dal Ministro del Lavoro e delle politiche sociali, mentre con il  comma 3 si istituisce una Commissione tecnica di studio sulla classificazione e comparazione, a livello europeo e  internazionale, della spesa pubblica nazionale per finalità previdenziali e assistenziali.

Proroga dell’Ape sociale

All’articolo l, comma 179, della legge Il dicembre 2016, n. 232, le parole “31 dicembre 2019” sono
sostituite dalle seguenti: “31 dicembre 2020“. Conseguentemente, l’autorizzazione di spesa di cui al comma 186 del medesimo articolo l della citata legge n. 232 del 2016 è incrementata di 108 milioni di euro per l’anno 2020, 218,7 milioni di euro per l’anno 2021, 184,6 milioni di euro per l’anno 2022, 124,4 milioni di euro per l’anno 2023, 57,1 milioni di euro per l’anno 2024 e 2,2 milioni di euro per l’anno 2025.

Le disposizioni di cui al secondo e terzo periodo del comma 165, dell’articolo l della legge n. 205 del 2017 si
applicano anche con riferimento ai soggetti che verranno a trovarsi nelle condizioni indicate nel corso
dell’anno 2020.

Commissione per i lavori gravosi

Con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro del lavoro e delle politiche
sociali, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, sentito il Ministro della salute, da adottare
entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, è istituita una Commissione tecnica incaricata di studiare la gravosità delle occupazioni, anche in relazione all’età anagrafica e alle condizioni soggettive dei lavoratori e delle lavoratrici, anche derivanti dall’esposizione ambientale o diretta ad agenti patogeni.

La Commissione ha il compito di acquisire elementi conoscitivi e metodologie scientifiche a
supporto della valutazione delle politiche statali in materia previdenziale e assistenziale. La Commissione è presieduta dal Ministro del Lavoro e delle politiche sociali o da un suo delegato ed è composta da
rappresentanti del Ministero dell’economia e delle finanze, del Ministero del lavoro e delle politiche
sociali, del Ministero della salute, del Dipartimento della funzione pubblica della Presidenza del
Consiglio dei ministri, dell’ISTAT, dell’INPS, dell’INAIL, del Consiglio superiore degli attuari, nonché da
esperti in materie economiche, statistiche e attuariali designati dalle organizzazioni maggiormente
rappresentative sul piano nazionale dei datori di lavoro e dei lavoratori, secondo le modalità previste dal
decreto di cui al primo periodo.

Con il medesimo decreto sono altresì disciplinate le modalità di funzionamento della Commissione, nonché la possibilità di richiesta di contributi e proposte a esperti e ad accademici appartenenti a istituzioni nazionali, europee e internazionali competenti nelle materie oggetto di studio. La Commissione conclude i lavori entro il 31 dicembre 2020 ed entro i dieci giorni successivi il Governo presenta alle Camere una relazione sugli esiti dei lavori della Commissione. All’attuazione delle disposizioni di cui al presente comma si provvede con le risorse umane, finanziarie e strumentali previste a legislazione vigente, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica. Ai componenti della Commissione non spetta alcun compenso, indennità, gettone di presenza, rimborso spese o altro emolumento comunque denominato.

Commissione per la classificazione della spesa previdenziale ed assistenziale

Con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro del lavoro e delle politiche
sociali, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, da adottare entro trenta giorni dalla data di
entrata in vigore della presente legge, è istituita una Commissione tecnica di studio sulla classificazione e comparazione, a livello europeo e internazionale, della spesa pubblica nazionale per finalità previdenziali e assistenziali.

La Commissione è presieduta dal Ministro del Lavoro e delle politiche sociali o da un suo
delegato ed è composta da rappresentanti del Ministero dell’economia e delle finanze, del Ministero del
lavoro e delle politiche sociali, del Ministero della salute, dell’ISTAT, dell’INPS e dell’INAIL, nonché da
esperti in materie economiche, statistiche e attuariali designati dalle organizzazioni maggiormente
rappresentative sul piano nazionale dei datori di lavoro e dei lavoratori, secondo le modalità previste dal
decreto di cui al primo periodo del presente comma.

Con il medesimo decreto sono altresì disciplinate le modalità di funzionamento della Commissione, nonché la possibilità di richiesta di contributi e proposte a esperti e ad accademici appartenenti a istituzioni nazionali, europee e internazionali competenti nelle materie oggetto di studio. La Commissione conclude i lavori entro il 31 dicembre 2020 ed entro i dieci giorni successivi il Governo presenta alle Camere una relazione sugli esiti dei lavori della Commissione. All’attuazione delle disposizioni di cui al presente comma si provvede con le risorse umane, finanziarie e strumentali previste a legislazione vigente, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica. Ai componenti della Commissione non spetta alcun compenso, indennità, gettone di presenza, rimborso spese o altro emolumento comunque denominato.

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