Pensioni di marzo 2021, tre voci per il ricalcolo!

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All’interno delle pensioni di marzo 2021 saranno tre gli elementi che potranno produrre delle significative variazioni in negativo sull’importo netto dei cedolini. Lo spiega il sito de Il Giornale. La prima voce sarà naturalmente il prelievo fiscale: questo perchè nel mese di marzo, oltre all’Irpef ed alle addizionali 2020 che si versano a partire dall’inizio dell’anno, si registrerà anche la trattenuta dovuta all’acconto dell’addizionale comunale per l’anno 2021, la prima delle nove rate previste.

La seconda voce, che in ogni modo non riguarda tutti i contribuenti, è il ricalcolo dell’Irpef per l’anno 2020. Perciò sono interessati solo i pensionati che hanno percepito introiti da ulteriori fonti di reddito soggette a tassazione. Se si verifica questa eventualità, il ricalcolo dell’Irpef produrrà un conguaglio negativo: la trattenuta tiene conto della dichiarazione dei redditi presentata, incrociando i dati dell’Agenzia delle Entrate. In effetti l’Inps opera come sostituto d’imposta, effettuando i relativi conguagli per il recupero sul rateo del mese di marzo.

Il rimborso dei crediti d’imposta!

Terza coce: marzo è in ogni caso anche il mese in cui vengono rimborsati eventuali crediti di imposta relativi all’anno precedente. Ne consegue che, se si siano versate tasse superiori al dovuto, il credito viene rimborsato insieme alla pensione di marzo. Per controllare tutte le voci necessarie a valutare la correttezza delle operazioni effettuate sulla propria pensione sarà possibile per i contribuenti consultare il cedolino attraverso il portale web dell’Inps o, in alternativa, tramite posta elettronica.

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