Pensioni di luglio e quattordicesima mensilità

Pensioni, le novità su alcune ipotesi di riforma

Venerdì 25 giugno sono iniziati i pagamenti delle pensioni di luglio 2021. Certi beneficiari, che hanno almeno 64 anni e i requisiti richiesti, riceveranno anche la quattordicesima mensilità. Si tratta di una somma aggiuntiva, che varia fra i 336 e i 655 euro, e spetta ai pensionati di almeno 64 anni che hanno un reddito complessivo fino a un massimo di 1,5 volte il trattamento minimo annuo del Fondo pensioni lavoratori dipendenti fino al 2016 e fino a due volte il trattamento minimo annuo del Fondo lavoratori dipendenti dal 2017.

A quanto ammonta il trattamento?

L’ammontare della quattordicesima mensilità per i pensionali è fissato dall’INPS, in base agli anni di contributi e a determinati limiti di reddito. Ai pensionati con assegno fino a 1,5 volte il trattamento minimo (per il 2021 pari a 515.58 euro per 13 mensilità) spetta un importo aggiuntivo pari a: 437 euro, se ex lavoratori dipendenti con almeno 15 anni di contributi versati o ex lavoratori autonomi con almeno 18 anni di contributi; 546 euro, se ex lavoratori dipendenti dai 15 anni ai 25 anni di contribuzione o ex lavoratori autonomi dai 18 ai 28 anni di contribuzione; 655 euro, se ex lavoratori dipendenti con oltre 25 anni di contributi versati o ex lavoratori autonomi con oltre 28 anni di contributi versati.

Ai pensionati con assegno fino a due volte il trattamento minimo spetta invece una quattordicesima pari a: 336 euro, se ex lavoratori dipendenti con almeno 15 anni di contributi versati o ex lavoratori autonomi con almeno 18 anni di contributi; 420 euro, se ex lavoratori dipendenti dai 15 anni ai 25 anni di contribuzione o ex lavoratori autonomi dai 18 ai 28 anni di contribuzione; 504 euro, se ex lavoratori dipendenti con oltre 25 anni di contributi versati o ex lavoratori autonomi con oltre 28 anni di contributi versati.

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