Pensioni di cittadinanza, i dettagli del provvedimento

Taglio vitalizi e pensioni d'oro: Di Maio a Porta a Porta rilancia l'urgenza di un intervento!

Nel decreto legge contenente Quota 100 ed il Reddito di cittadinanza, oltre ad altre misura di natura previdenziale, sono state introdotte le cosiddette “pensioni di cittadinanza”. La platea degli aventi diritto è costituita dai pensionati che vivono al di sotto della soglia di povertà. L’intervento è legato a doppio filo alla situazione economica e patrimoniale di coloro che richiedono il beneficio.

Il parametro che viene utilizzato per verificare se il soggetto richiedente è in possesso dei requisiti richiesti per ottenere la pensione di cittadinanza è innanzitutto l’ISEE familiare, che deve essere inferiore a 9.360 euro all’anno. Viene valutato anche il patrimonio immobiliare diverso dalla prima casa,  che non deve essere superiore ai 30 mila euro. Il patrimonio finanziario, inoltre, deve risultare inferiore a 6.000 euro, oppure ad 8.000 euro nel caso si viva in coppia. Nel corso della presentazione della misura, sono stati illustrati degli esempi esplicativi dell’importo della pensione di cittadinanza, che varia a seconda delle condizioni di partenza del richiedente.

Beneficio per un pensionato che vive da solo

Un pensionato che vive da solo e non ha una casa di proprietà avrà una pensione di cittadinanza di 780 euro al mese, di cui 150 euro da utilizzare per pagare l’affitto.  Un pensionato che vive da solo e riceve solo una pensione di invalidità, al posto della sua pensione, riceverà la pensione di cittadinanza, che con una casa di proprietà è di 630 euro al mese.

Beneficio per una coppia di pensionati

Una coppia di pensionati che vive in un appartamento in affitto riceverà un’integrazione che permetterà loro di vivere con 1.032 euro al mese.

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