Pensioni: dal 2 luglio sarà accreditata la quattordicesima. Ecco a chi spetta

Pensioni: dal 2 luglio sarà accreditata la quattordicesima. Ecco a chi spetta

Pensioni, le ultime novità. Da domani, lunedì 2 luglio 2018 arriva la quattordicesima, la somma aggiuntiva sarà accreditata con il rateo della pensione di luglio. Ad usufruire dell’assegno saranno circa 3,5 milioni di pensionati italiani.

La quattordicesima ai pensionati, viene erogata in automatico dall’Inps ma nel caso in cui l’Ente non dovesse conoscere la condizione reddituale del beneficiario è necessario farne richiesta. A riferirlo è un comunicato diffuso dal sindacato dei pensionati della Cgil.

Pensioni: ecco a chi spetta la quattordicesima dal 2 luglio.

La quattordicesima spetta a coloro che hanno 64 anni e percepiscono un reddito complessivo che va fino a un massimo di due volte il trattamento minimo per quanto riguarda il trattamento previdenziale dei lavoratori dipendenti.

L’importo dell’assegno varia da una somma tra 336 e 655 euro a seconda del reddito e degli anni di contributi versati, spetta a tutti quelli che sono in pensione da lavoro privato, pubblico e autonomo che abbiano compiuto 64 anni di età e il cui reddito personale annuo complessivo non superi le due volte il trattamento minimo. Il reddito di un pensionato che avrà diritto alla quattordicesima non dovrà superare i 1.014,84 euro al mese.

Le regioni dove arriverà il più alto numero di quattordicesime saranno la Lombardia (470mila), la Sicilia (327mila), la Campania (313mila) e il Veneto (300mila). Seguono il Lazio (260mila), la Puglia (257mila), il Piemonte (240mila), l’Emilia Romagna (225mila), la Toscana (215mila), la Calabria (145mila), le Marche (118mila), la Sardegna (106mila), la Liguria (100mila). E poi Abruzzo (98mila), il Friuli Venezia Giulia (75mila), l’Umbria (60mila), Trentino Alto Adige (54mila), Basilicata (50mila), Molise (30mila), Valle d’Aosta (6mila).

La quattordicesima per i pensionati, come spiega, il segretario generale dello Spi-Cgil Ivan Pedretti, è nata da un accordo tra sindacati e governo nel 2007 ed è stata ulteriormente rafforzata ed estesa con l’intesa sottoscrita nel 2016. Il governo Renzi ha infatti esteso la platea dei beneficiari, dai 2,2 milioni iniziali, e aumentato l’importo dell’assegno.

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