Pensioni, da Quota 100 a Quota 102. Le ultime novità

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Il Governo è al lavoro sulla nuova Legge di Bilancio: fra i punti caldi c’è il tema delle pensioni, con la scadenza vicina di Quota 100, che fu introdotta a suo tempo da Lega e M5S per accompagnare una vasta platea di lavoratori alla pensione. Secondo quanto riferisce il sito de Il Giorno, Quota 100 non dovrebbe essere rinnovata, almeno secondo quanto filtra dalle stanze di Palazzo Chigi. Dovrebbe essere sostituita da una fase transitoria di due anni – ribattezzata “Quota 102” – che dovrebbe accompagnare il superamento di Quota 100.

Questo meccanismo pare destinato a soppiantare, oltre che Quota 100, anche un’altra ipotesi che si era fatta strada ultimamente, denominata “Quota 41”, che avrebbe previsto l’uscita dal mondo del lavoro con 41 anni di contributi. Una misura, quest’ultima, che non sarebbe considerata percorribile in quanto reputata troppo costosa.

Il confronto politico!

Sul problema il confronto fra i partiti è animato. Quota 100, si sa, era una misura bandiera della Lega per l’accesso alla pensione anticipata, e il partito di Matteo Salvini ne chiede la conferma – a questo punto difficilissima – o una qualche forma di compensazione. Quota 102, se dovesse essere la strada scelta dal Governo, verrà accettata dal Carroccio? Invece il Pd e i Sindacati premono per forme di flessibilità in uscita a partire dai 62-63 anni, per evitare lo scalone che si verificherebbe da gennaio 2022 dal momento che la legge Fornero fissa l’età pensionabile a 67 anni. Sul fronte fiscale tutti i partiti sono propensi a evitare qualsiasi aumento delle tasse.

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