Pensioni, da gennaio 2023 arrivano le rivalutazioni

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Una importante rivalutazione delle pensioni scatterà dal 1° gennaio 2023 per effetto del decreto ministeriale firmato dal ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, con cui gli assegni verranno indicizzati all’andamento dell’inflazione 2022. L’adeguamento sarà del 7,3%, ma a usufruirne in forma piena saranno solo i titolari di trattamenti fino a quattro volte il minimo INPS, che è di 525,38 euro mensili.

Tutte le rivalutazioni!

Come spiega il sito del Sole 24 Ore, gli aumenti oscilleranno da circa 38 euro al mese per le pensioni minime a 52 euro netti per quelle da mille euro. In effetti, come abbiamo detto, considerando lo schema di indicizzazione in vigore, gli assegni al minimo Inps (525 euro) beneficeranno di un aumento mensile di 38 euro netti. Che salirà a 52 euro per i trattamenti di mille euro lordi mensili.

Ancora più consistente sarà naturalmente la rivalutazione per le pensioni da 1.500 euro lordi, che dovrebbe essere di 110 euro lordi (75 euro netti), e per quelle da 2.000 euro (adeguamento da 146 euro lordi che diventano 100 euro netti). Salendo ancora, un trattamento da 2.500 euro lordi si dovrebbe irrobustire ogni mese con altri 180 euro lordi, che diventano 111 netti, mentre una pensione da 4.000 euro dovrebbe essere rivalutata di oltre 260 euro lordi, che al netto sarebbero 150 euro netti mensili.

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