Pensioni, come fare domanda per Quota 103

Pensioni, prende corpo l’ipotesi Quota 92!

L’Istituto di Previdenza Sociale ha dato il via alle domande per andare in pensione con Quota 103. Come riporta il sito Salernonotizie.it, pdunque ossono fare richiesta i lavoratori nati fino al 1960, che lavorano almeno dal 1981, e che hanno raggiunto almeno i 62 anni di età e versato almeno 41 anni di contributi, secondo quanto previsto dalla Manovra 2023.

Quando fare domanda?

La prima scadenza utile per fare domanda, per i lavoratori privati che hanno raggiunto i requisiti entro il 31 dicembre 2022, sarà il 1° aprile 2023, quando saranno decorsi tre mesi di finestra mobile. Per i lavoratori pubblici si partirà invece dal 1°agosto. Per chi rientrerà nei requisiti necessari nel corso di quest’anno, l’accesso alla pensione con Quota 103 scatterà comunque quando saranno trascorsi i tre mesi dal raggiungimento dei requisiti per i lavoratori privati e dopo sei mesi per i pubblici. Regole specifiche valgono per chi lavora nel comparto scolastico: le domande di cessazione dal servizio a partire dal prossimo anno scolastico dovranno essere presentate entro il 28 febbraio.

Come presentare l’istanza.

 La richiesta si può fare innanzitutto per via telematica, accedendo al sito INPS. In questo caso bisogna utilizzare le proprie credenziali SPID (almeno di Livello 2), CNS (Carta Nazionale dei Servizi) oppure CIE (Carta di identità elettronica 3.0). Dalla sezione “Pensione e previdenza” bisogna passare a quella specifica per le domande di pensione, e poi ancora all’area denominata Domanda Pensione, Ricostituzione, Ratei, ECOCERT, APE Sociale e Beneficio precoci”. Sono utilizzabili anche i servizi offerti dai Patronati.

Gli importi.

Per gli importi, ricordiamo che il valore lordo mensile dell’assegno pensionistico non potrà essere superiore a cinque volte il trattamento minimo. Sempre fino alla maturazione dei requisiti per la vecchiaia, fissati a 67 anni nel 2023, la percezione della pensione non è cumulabile con redditi da lavoro, né dipendente né autonomo. Fanno eccezione soltanto quelli da lavoro autonomo occasionale, con soglia fissata a 5.000 euro lordi annui.

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