Pensioni: circa 15 mila veneziani pur avendo diritto non hanno ricevuto quattordicesima

Pensioni: circa 15 mila veneziani pur avendo diritto non hanno ricevuto quattordicesima

Pensioni, quattordicesima: le ultime novità. Da 2 luglio 2018 è stata accreditata la quattordicesima, con il rateo della pensione di luglio. Ad usufruire dell’assegno sono stati circa 3,5 milioni di pensionati italiani. Circa 15 mila pensionati veneziani pur avendo diritto non hanno ricevuto la quattordicesima.

Come riferito in un comunicato diffuso dal sindacato dei pensionati della Cgil, la quattordicesima viene erogata in automatico dall’Inps ma nel caso in cui l’Ente non dovesse conoscere la condizione reddituale del beneficiario è necessario farne richiesta.

Circa 15 mila pensionati veneziani pur avendo diritto non hanno ricevuto accredito della quattordicesima sul rateo di luglio.

Come spiegato dal responsabile previdenza del sindacato dei pensionati, Spi Cgil Venezia, Piergiorgio Carrer, parlando del mancato versamento di circa 10-15 mila quattordicesime, ai pensionati veneziani aventi diritto, che quest’anno non le hanno ricevute in busta paga ha spiegato che un automatismo che si sarebbe inceppato,dunque, si è trattato di un disguido dell’Inps.

Il sindacato è stato preso d’assalto in questi giorni, ha raccontato Piergiorgio Carrer, per chiedere informazioni e delucidazioni sulla questione. Infatti, i destinatari di 1000 euro al mese lordi, una volta fatta richiesta, e avendo già ricevuto la quettordicesima negli anni precedenti, dovessero percepirla in automatico anche quest’anno. Ma non è andata così.

Un 20 per cento degli aventi diritto, nella zona di Venezia, non l’hanno ricevuta. Calcolando che in provincia sono circa 60 mila, almeno 10-15 mila sono gli anziani che hanno subito questo disguido, ha detto Carrer.

L’Inps, secondo quanto spiegato dal sindacalista, non avrebbe risposto alla richiesta, partita dallo Spi Cgil, di recuperare, magari nella busta paga del prossimo mese, il dovuto agli aventi diritto.

Non resta che tornare a fare la richiesta, ha spiegato Carrer, perché il fatto che l’Inps non abbia dato alcuna rassicurazione sul fatto che i versamenti avverranno, anche se in ritardo, ci fa supporre che l’Istituto di Previdenza non abbia intenzione di corrispondere le somme non pagate il 2 luglio, assieme all’assegno di anzianità. Conviene, dunque, ha concluso Piergiorgio Carrer, ripresentare la richiesta nuvamente.

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