Pensioni, boom degli assegni di vecchiaia e sociali, calano le anticipate!

Pensioni, le date dei pagamenti di settembre 2021

Nel 2020 c’è stato un forte incremento delle pensioni di vecchiaia, un aumento degli assegni sociali e un calo delle pensioni anticipate. Questi i dati che emergono dal Monitoraggio sui flussi di pensionamento nell’ultimo anno pubblicati dall’Inps, e riportati dal sito internet quifinanza.it. L’Inps ha liquidato 795.730 nuove pensioni nel 2020, con un aumento del 7,42% sulle 740.486 liquidate nel 2019. Dai dati emerge il boom delle nuove pensioni di vecchiaia, +62,94% rispetto all’anno precedente, arrivando a quota totale 255.813.

Sono aumentate soprattutto le pensioni di vecchiaia dei lavoratori dipendenti del settore privato, segmento che registra un incremento dell’86%, mentre le altre gestioni hanno avuto incrementi ridotti. Il rimbalzo, riferisce l’Inps, è legato al basso numero di assegni di vecchiaia registrato nel 2019 per l’incremento dell’età pensionabile da 66 anni e 7 mesi a 67 anni e all’arrivo al nuovo requisito l’anno scorso di una ampia platea di lavoratori.

Calano le anticipate!

Le pensioni anticipate sono state 277.544, in calo del 7,41% sul 2019. Il dato risente dell’introduzione nel 2019 di Quota 100, che però andrà in scadenza a fine 2021. Restano stabili le pensioni liquidate ai superstiti (da 228.571 a 225.736) mentre si riducono gli assegni di invalidità, da 55.150 a 36.637. Aumentano del 75% gli assegni sociali: 68.273 nel 2020 contro i 39.020 nel 2019.

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