Pensioni 2019: le ultime novità sulla proroga di Opzione donna

Pensioni e Legge di Bilancio 2018: deroga all'innalzamento dell'età pensionabile

Il Governo sembrerebbe intenzionato a prorogare la misura sperimentale che consente il pensionamento anticipato alle donne, conosciuta come Opzione donna. Davide Aiello, Portavoce del Movimento 5 Stelle alla Camera dei Deputati, a proposito di Opzione donna, qualche giorno fa ha affermato in un post: “Questa misura dovrebbe essere prorogata per il 2019”. Orietta Armiliato, amministratrice del Comitato Opzione Donna Social, ha sintetizzato tutte le informazioni disponibili sulla proroga di Opzione donna in un post.

Proroga di Opzione donna: il punto della situazione.

Armiliato ha precisato: “La proroga della misura dell’Opzione Donna è inserita, pur con qualche limite, nel Contratto di Governo all’art.17. La proposta che l’Esecutivo ha messo in campo successivamente per poter realizzare la proroga dell’istituto, è quella di aumentare di un anno il requisito anagrafico di accesso passando dunque dagli attuali 57 anni e 7 mesi (legge vigente) a 58 e 7 mesi (uno in più per le autonome come da legge originale). La norma, come da successive comunicazioni formali ed informali, non è stata introdotta nella manovra finanziaria in prima lettura alla Camera: esiste però uno stanziamento generale dedicato al capitolo pensioni pari a 6,7 miliardi.
I provvedimenti che riguardano le pensioni sono dunque rimandati ad un successivo atto parlamentare (collegato/decreto) del quale ancora non si conoscono i contenuti se non a grandi linee e che sarà dettagliato e reso pubblico solo dopo la chiusura della LdB e quindi, orientativamente, attorno alla fine di Dicembre o successivamente”.

Pensioni e proroga di Opzione donna: le richieste del CODS.

Il CODS ha posto la richiesta sia al Ministro del Lavoro sia alle Commissioni preposte di poter estendere l’accesso alla misura almeno fino al 31.12.2019 a bilanciamento della proposta avanzata dal governo che innalza di un anno il requisito anagrafico.
“Non si può prescindere dall’evidenziare che, al momento, tutto ciò è in predicato a seguito delle vicissitudini che la manovra presentata al parlamento Europeo sta vivendo; essendo stata bocciata infatti è in attesa di essere rivisitata o, quanto meno, discussa ovvero assoggettata a significative azioni supplementari”, ha chiarito l’amministratrice del CODS.

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