Pensioni 2019: la differenza tra Ape sociale e Quota 100

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Cesare Damiano, ex Ministro del lavoro, già presidente della Commissione lavoro alla Camera ed ora candidato alla segreteria del Partito democratico, è tornato a parlare di pensioni soffermandosi sull’Ape sociale, misura sperimentale, la cui scadenza è fissata per il 31 dicembre 2018. Damiano ha chiesto un intervento al Governo per ottenerne la proroga.

“Se l’Ape sociale non viene prorogata, chi ci rimette? Sicuramente i lavoratori che appartengono alle categorie che svolgono attività gravose e che hanno raggiunto i 63 anni di età, ai quali vengono richiesti 36 anni di contributi per poter andare in pensione: dovranno aspettare 2 anni per arrivare a 38 anni di contributi, ma intanto saranno arrivati ai 65 anni di età”, ha dichiarato.

Le differenze tra l’Ape sociale e Quota 100

Damiano ha messo a raffronto l’Ape sociale con Quota 100. “I disoccupati, i disabili e coloro che convivono con un familiare portatore di handicap: con 63 anni di età potrebbero andare in pensione con soli 30 anni di contributi, anziché i 38 previsti da Quota 100. In questo caso opteranno per la pensione di vecchiaia a 67 anni, 4 anni di attesa in più, e dovranno rinunciare a qualsiasi forma di flessibilità. Verranno riconsegnati alla legge Fornero da parte di chi dichiara di volerla superare. Un paradosso”, ha osservato l’esponente dem

Ape sociale e pensioni al femminile

Per le donne va anche peggio“, ha sottolineato Damiano. “Nel caso di una lavoratrice che sia disoccupata e madre di 2 figli, i contributi sufficienti a 63 anni con l’attuale Ape sociale sono 28. Anche in questo caso dovranno passare altri 4 anni per arrivare alla pensione di vecchiaia a 67 anni di età”, ha precisato.

Secondo l’ex Ministro del lavoro: “Il Governo ha commesso un grave errore a respingere l’emendamento del Pd in Commissione Bilancio che proponeva la proroga dell’Ape sociale”. “A questo errore bisogna rimediare nel corso dei lavori parlamentari rendendo questa misura strutturale, perché difende i più deboli. Il Governo chiarisca definitivamente qual è la sua posizione”.

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