Pensione: l’assegno può slittare per più di 25mila docenti!

Pensione: l'assegno può slittare per più di 25mila docenti!

L’assegno di pensione può slittare per più di 25mila docenti. I dipendenti della scuola, ovvero i docenti, gli assistenti amministravi, tecnici e ausiliari che hanno fatto domanda di pensione entro il 20 dicembre 2017 non sanno se la loro domanda sarà accolta e se potranno andare in pensione dalla stessa data di fine del servizio.

Si tratta di 25.246 docenti e i 7.936 assistenti amministrativi, tecnici e ausiliari e direttori dei servizi generali e amministrativi in servizio che andranno in pensione il 1 settembre per raggiunti limiti di età o per dimissioni volontarie o ancora per Opzione Donna e Ape Sociale sono in ansia perchè il loro assegno potrebbe slittare.

Con la nota del Miur del 23 novembre 2017, sulla scorta del decreto ministeriale n. 919, compete all’Inps sia l’accertamento del diritto alla pensione che il calcolo dell’assegno previdenziale.

Pensione: le difficoltà riscontrate dall’Inps sui requisiti contributivi.

L’Inps, secondo quanto riportato su tecnicadellascuola.it, starebbe incontrando difficoltà nel verificare l‘effettivo possesso dei requisiti contributivi dichiarati dal personale scolastico all’atto della domanda.

Si sono verificate numerose discrepanze tra quanto riportato nell’estratto conto assicurativo dell’Inps e ciò che risulta dai certificati di servizio rilasciati dalle varie istituzioni scolastiche. Se tale discrepanza non dovesse essere risolta e sanata potrebbe, verificarsi uno slittamento della liquidazione della pensione.

E’ partita dalla parte dei diretti interessati, la ricerca della documentazione che attesti tutti i periodi di servizio prestati sia a tempo determinato che indeterminato. Come segnalato da Italia Oggi, ci sono uffici scolastici che hanno difficoltà ad applicare le nuove disposizioni in materia di accertamento del diritto a pensione del personale della scuola e di calcolo del trattamento di quiescenza.

Ciò potrebbe comportare il rinvio di un anno l’accesso alla pensione anche se non si dovesse riuscire a individuare un giorno di contribuzione necessario per poter fare valere, la condizione alla data del 31 dicembre 2018, 42 anni e dieci mesi di contribuzione, se uomo e 41 anni e dieci mesi, se donna.

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