Pensione di cittadinanza, quota 100 e quota 41 le ultime novità

Pensione di cittadinanza, quota 100 e quota 41 le ultime novità

Con la pensione di cittadinanza, ciascun cittadino potrà contare su una pensione minima mensile. Il sussidio dovrebbe consistere in una prestazione economica mensile, esentasse, accreditata a favore di coloro che possiedono una pensione sotto la soglia di povertà.

Pensione di cittadinanza, Castelli: dal 1 gennaio 2019 le pensioni minime saranno portate a 780 euro.

Il viceministro all’Economia Laura Castelli del M5S, in un’intervista a “La Stampa” ha annunciato che a partire dal 1 gennaio 2019 le pensioni minime saranno portate a 780 euro. Nel frattempo si occupereranno – ha aggiunto Laura Caselli – della riforma dei centri per l’impiego che richiederà circa 4 mesi di tempo.

Successivamente – ha spiegato il viceministro – partirà anche il reddito di cittadinanza dove la platea sarà quella prevista dal contratto e costerà 10 miliardi, ovviamente considerando le pensioni che partono a gennaio. Le risorse ci sono, ha assicurato Laura Caselli. Il viceministro ha spiegato che verranno create un’identità digitale del reddito di cittadinanza che disincentiverà il nero. Con il team di Diego Piacentini, commissario per l’Agenda digitale, stanno mettendo insieme tutte le banche dati necessarie, Inps, centri per l’impiego, centri di formazione in modo da evitare l’evasione, la corruzione e i furbetti.

Riforma pensioni: introduzione di quota 100 e quota 41 in legge di bilancio 2019.

L’obiettivo del governo è quello di consentire di andare in pensione a chi raggiunge quota 100, raggiunta dalla somma di anni e anzianità lavorativa, con un limite di 62 anni di età e 38 anni di contributi e “quota 41 e mezzo” senza limiti anagrafici.

Le stime dei costi per introduzione di queste misure in Legge di Bilancio sono ancora in corso e secondo il presidente della Commissione Bilancio della Camera, Claudio Borghi, non si arriverebbe a 13 miliardi.

Secondo la Lega occorre concedere maggiore flessibilità sulle pensioni per incentivare l’assunzione dei giovani da parte delle imprese, una linea condivisa anche dal Ministro del Lavoro, Luigi Di Maio. I punti che dovranno essere chiariti è la possibile penalità nel calcolo dell’assegno pensionistico per chi dovesse scegliere questa misura pensionistica anticipata e la presenza di un tetto alla contribuzione figurativa utilizzabile.

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