Partite IVA: cumulabili il bonus 600 euro e i contributi a fondo perduto!

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I lavoratori autonomi che hanno beneficiato del bonus di seicento euro previsto dal Decreto Cura Italia, possono accedere ai sussidi a fondo perduto del DL Ristori: le due misure si possono cumulare, perché – come spiega il sito informazionefiscale.it – i due benefici previsti da entrambi i provvedimenti emergenziali non entrano in alcun modo in conflitto.

Questo è quanto dice l’Agenzia delle Entrate rispondendo all’interpello numero 104 dell’11 febbraio 2021 dopo un’analisi delle regole d’accesso previste. Come spesso accade, lo spunto per fare luce sulla cumulabilità degli strumenti di sostegno introdotti in due momenti diversi dell’emergenza Covid-19 arriva dall’analisi di un caso pratico, di cui è protagonista un lavoratore autonomo che nel mese di aprile 2020 ha registrato un calo del 90% rispetto ad aprile 2019 e ha beneficiato del bonus seicento euro previsto dal Decreto Cura Italia. Il lavoratore in oggetto non ha invece richiesto il contributo a fondo perduto istituito dal Decreto Rilancio, all’articolo 25, perché la normativa vieta in maniera esplicita il cumulo delle due agevolazioni.

La soluzione di un caso concreto!

Tuttavia, alla luce della nuova tornata di aiuti previsti dal Decreto Ristori, si rivolge all’Agenzia delle Entrate per verificare se, anche in questo caso, aver fruito dell’indennità per le partite IVA possa determinare l’esclusione dal beneficio. Con la risposta al questo interpello, l’Agenzia delle Entrate dà il suo via libera alla fruizione delle somme stanziate con il DL numero 137 del 2020: tra le due misure non risulta alcun contrasto.

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