Nuovo bonus nel decreto aiuti alle famiglie del Governo

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Duecento euro in più in busta paga oppure taglio del cuneo fiscale dello 0,8%: ecco le ipotesi sul tavolo del Governo per far fronte al caro bollette e contenere l’impatto dell’inflazione che sta attaccando il potere di acquisto degli italiani. E dunque due ipotesi: un bonus una tantum di 200 euro nella prossima busta paga, oppure un rafforzamento della decontribuzione (taglio delle tasse in busta paga) dello 0,8% per i redditi fino a 35.000 euro, decisa per tutto il 2022 nell’ultima manovra e costata circa 1,5 miliardi.

Come riporta il sito de Il Giorno, la seconda soluzione è considerata più concreta, dal momento che lo stanziamento finora valutato è vicino al miliardo. Una cifra però considerata troppo esigua da Confindustria e parti sociali, nonché da alcune anime della variegata maggioranza, e il problema è stato sollevato anche dal ministro per gli Affari regionali, Mariastella Gelmini.

Rinvio sul cuneo?

Secondo certi ambienti della maggioranza, non è escluso che l’intervento sul cuneo possa essere rinviato a un secondo momento, quando saranno a disposizione risorse più ingenti per realizzare una misura strutturale.
Intanto, per quanto riguardla crisi energetica, con il nuovo decreto si supereranno i 20 miliardi di euro stanziati dal governo in quattro mesi per fronteggiare la crisi energetica, divenuta più grave con la guerra in Ucraina.

Per la crisi energetica!

Palazzo Chigi e Mef non prevedono ancora uno scostamento, in attesa di capire se l’Ue metterà in campo un Energy Recovery Fund. Da Bruxelles intanto arriveranno a breve le nuove linee guida della Commissione per l’utilizzo delle risorse del Recovery Fund per il Pnrr, con indicazioni utili ai singoli Paesi per modificare e aggiornare i rispettivi Piani nazionali.

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