Morti sul lavoro, il 31 maggio 2018 i sindacati in piazza a Napoli. La situazione delle morti bianche in Italia

Morti su lavoro: quattro vittime in poche ore nella giornata di ieri

Morti sul lavoro, le ultime news. Giovedì 31 maggio dalle ore 10,30 presso piazza Trieste e Trento, nel quadro delle iniziative nazionali, Cgil, Cisl e Uil di Napoli si è tenuto un presidio per contrastare l’inaccettabile strage quotidiana nei luoghi di lavoro e affermare concretamente il diritto alla sicurezza di ogni lavoratore.

Le tre sigle hanno avanzato formale richiesta di incontro a tutte le istituzioni preposte alla vigilanza e al controllo, alla principali stazioni appaltanti e alle associazioni datoriali per avviare un confronto finalizzato alla definizione di efficaci misure di contrasto e prevenzione. I tre segretari generali Walter Schiavella, Gianpiero Tipaldi e Giovanni Sgambati, incontreranno la stampa alle ore 11.30.

La situazione delle morti bianche in Italia.

Il 13 maggio la presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati ha diramato un comunicato in cui ha commentato l’incidente alle Acciaierie Venete di Padova, avvenuto il giorno stesso, dove quattro operai sono rimasti ustionati, di cui tre versano in gravi condizioni.

Secondo il bollettino INAIL più recente, riferito ai primi tre mesi del 2018, le cosiddette “morti bianche” – ovvero gli incidenti mortali sul lavoro – sono in aumento. Le denunce di infortunio con esito mortale riferite al periodo gennaio-marzo 2018 sono state infatti 212, l’11,58% in più rispetto al periodo gennaio-marzo 2017, quando erano state 190.

Se allarghiamo il periodo preso in considerazione a tutto lo scorso anno, si conferma un leggero aumento. Nei dodici mesi del 2017 infatti, sempre secondo l’INAIL, le denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale presentate all’istituto sono state 1.029, con un incremento di 11 casi rispetto ai 1.018 dell’analogo periodo del 2016 (+1,1%).

Il quadro cambia se guardiamo al medio, e a maggior ragione lungo, periodo. Fermo restando che stiamo parlando di eventi drammatici, che bisognerebbe fare ogni sforzo per evitare.

Tra il 1996 e il 2016 il numero di infortuni con esito mortale ha oscillato tra un massimo di 1.528 casi nel 2001 e un minimo di 1.032 nel 2009. Dunque i numeri attuali sono comunque lontani dai massimi di inizio millennio e ancora inferiori ai minimi del periodo 1996-2016.

Se poi prendiamo in considerazione anche i decenni precedenti, si vede come il numero di morti bianche sia passato dalle 4 mila e oltre degli anni Sessanta ai numeri attuali, riducendosi quasi dei tre quarti.

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