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Home Lavoro e concorsi

Morti su lavoro: quattro vittime in poche ore nella giornata di ieri

Le vittime a Verona, Reggio Emilia, Bologna e Perugia. La Camusso afferma che sono gli effetti di una lunga stagione di deregolamentazione e precarietà.

Autore: Mariella Marotta
10 Ottobre 2018
- Categoria: Lavoro e concorsi, News

Nel giro di poche ore quattro uomini sono morti sul lavoro soltanto nella giornata di ieri, il 9 ottobre, in Italia. Un incidente mortale si è verificato a Verona, dove  un operaio di 52 anni è rimasto ucciso mentre stava lavorando in una cava di Montorio, alle porte del capoluogo scaligero. La vittima è rimasta schiacciata da un braccio meccanico utilizzato per il sollevamento dei materiali. Quando sono arrivati i soccorsi con gli operatori del 118 l’uomo era già morto.

Morti sul lavoro: la strage continua. 

Seconda vittima in Umbria, dove un uomo di 59 anni è morto travolto da una motofalciatrice. Il fatto è accaduto a Collemancio di Cannara, in provincia di Perugia. Sul posto, attorno alle 13, sono intervenuti i carabinieri, i vigili del fuoco e i sanitari del 118, ma per lui non c’è stato purtroppo nulla da fare. I militari stanno ora ricostruendo la dinamica dell’accaduto.

Sempre nella mattinata di ieri, un operaio è morto a Reggio Emilia. Aveva 45 anni e ad ucciderlo è stata l‘esplosione che si è verificata all’interno dell’ex inceneritore Iren di via Dei Gonzaga a Villa Sesso, nella prima periferia della città.

Stando alle prime ricostruzioni il dipendente di una ditta esterna (la multiutility Iren) stava lavorando alla manutenzione di un silos di vetroresina, attraverso un cestello che si trovava all’altezza di 5 metri. In seguito alla deflagrazione – per ragioni ancora in corso di accertamento – l’uomo è stato sbalzato a terra ed è morto sul colpo. Cgil, Cisl e Uil di Reggio Emilia hanno proclamato, per domani, 10 ottobre, quattro ore di sciopero dei lavoratori della multiutility Iren. Davanti all’impianto ci sara’ anche un presidio di quattro ore.

Infine, a Bologna è morto un autotrasportatore rimasto schiacciato fra il proprio autocarro e il muro del ponte di via Stalingrado. La vittima aveva parcheggiato il mezzo, probabilmente per fare alcune consegne. Dalla prima ricostruzione, il freno a mano avrebbe ceduto proprio mentre l’uomo era alle spalle del veicolo, che si è spostato schiacciandolo contro al muro del ponte. Inutili i soccorsi del 118.

“Rischiamo di esaurire tutte le parole di fronte al numero di incidenti che ci sono e continuano a crescere. Ovviamente colpiscono molto quelli mortali ma in realtà c’è un tasso di infortuni e di malattie professionali che continua a crescere.”

“Sono gli effetti di una lunga stagione di deregolamentazione, di precarietà, di una logica di risparmio sulle condizioni della persona.” Lo ha detto, a margine del primo Festival della formazione sindacale a Bologna, il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso commentando le morti sul lavoro avvenute oggi.

A giudizio di Camusso, “quello che più colpisce è che nonostante aver sollecitato un dibattito parlamentare, e aver sollevato questa questione con il governo, non viene fatto nessun intervento neanche quelli minimi come, ad esempio, l’estensione a tutto il mondo del lavoro dell’assicurazione Inail“.

Quindi, ha concluso il segretario della Cgil, “la cosa che colpisce in più è che molto si parla della modernità dell’innovazione e poi anche le cosiddette nuove frontiere, come la logistica, sono luoghi di precarietà e di infortuni che si ripetono”.

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Mariella Marotta

Mariella Marotta

Laureanda in Studi Umanistici, indirizzo in Lettere Moderne, all’Università Federico II di Napoli, è appassionata di arte, letteratura, cinema, moda e da ex pugile, di sport.
Mail: m.marotta@diritto.news

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