Milano – L’inaugurazione dell’anno giudiziario nel capoluogo meneghino si apre con gli avvocati della Camera penale che abbandonano l’aula del Palazzo di Giustizia non appena prende la parola Piercamillo Davigo. Si è trattato di una forma di protesta contro i termini di cui ha fatto uso il magistrato contro la categoria e, nello specifico, in rapporto alla riforma sulla prescrizione.
I legali della Camera penale si erano a suo tempo rivolti al Csm dichiarando inopportuna la presenza di Davigo, che invece era rivendicata, voluta e sostenuta dai magistrati. Gli avvocati reggevano tra le mani un foglio con l’intestazione della Gazzetta Ufficiale e la scritta ‘Costituzione della Repubblica’ con riferimento agli articoli 24, 27 e 111.
“Silenzio, altrimenti uscite dall’aula!”
Si è sentito nell’aula un “si vergogni” durante l’intervento: il grido era rivolto da uno dei presenti verso un avvocato che, stando in piedi, aveva esposto un cartello di protesta mentre Davigo parlava. Questo è accaduto appena dopo la protesta dei penalisti contro il magistrato, il quale si è visto costretto a interrompere l’intervento per poi ricominciare. Secondo l’agenzia Adnkronos, la protesta contro il presidente della II Sezione penale presso la Corte suprema di Cassazione è stata fermata dalla presidente della Corte di Appello, Marina Anna Tavassi, che ha chiesto di tacere o abbandonare l’aula.