Diritto alla sicurezza degli italiani: Matteo Salvini continua la sua battaglia!

Manovra per l'emergenza del Coronavirus: le dure critiche di Matteo Salvini

Su Facebook il ministro degli interni si sfoga e rivendica tutte le sue scelte fatte in quei giorni con la nave della Guardia Costiera ferma nel porto di Catania.

Matteo Salvini rischia 30 anni di galera per, secondo il suo punto di vista, avere difeso il “diritto alla sicurezza degli Italiani.” Una presa di posizione chiara quella del titolare del Viminale che attende adesso gli esiti dell’indagine a suo carico. E ai pm dichiara che non vede l’ora di essere interrogato: ammetterà tutte le sue colpe.

Matteo Salvini accusato di quattro reati, provoca i pubblici ministeri e il Presidente Francese Macron.

Il ministro dell’Interno e vicepremier Matteo Salvini rischia fino a 30 anni di carcere. Al leghista sono stati attribuiti sequestro di persona, arresto illegale, abuso d’ufficio e omissioni d’atti d’ufficio. Tutti gli atti sono contenuti all’interno di un fascicolo di 50 pagine che riguardano il leader del Carroccio e il suo capo di gabinetto Matteo Pientedosi.

Il Procuratore di Agrigento Luigi Patronaggio lo ha inviato al Pubblico Ministero di Palermo. Quest’ultimo avrà due settimane di tempo per studiare tutte le carte e successivamente dovrà trasferirle al Tribunale dei Ministri.

Matteo Salvini non solo sfida ancora le toghe che stanno indagando su di lui: il ministro degli Interni riapre anche il duello con il presidente francese Emmanuel Macron. Macron dopo l’incontro tra Salvini e Orban si è schierato contro l’asse Roma-Budapest sostenendo di essere il loro principale avversario.

Poi ha criticato anche le posizioni dei “populisti” e dei “nazionalisti” mettendo nel mirino anche le posizioni di Ungheria e Italia critiche sul fronte dell’Unione Europea: Al termine di tre giorni in Nord Europa per Salvini la scelta è semplice. Sempre a parere del vicepremier ci sono coloro che hanno la volontà di prendere l’Europa in ostaggio e di dire che tutti i problemi provengono dall’Europa. “Non sono altro che coloro che chiamiamo populisti, sono i demagoghi nazionalisti”.

Alle accuse di Macron risponde a stretto giro il ministro Salvini che al Corriere intima di occuparsi dei francesi e di essere più umano ai suoi confini. Insomma lo scontro tra Roma e Parigi non si chiude ed è destinato a durare almeno fino alle Europee del 2019.

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