Manovra: plastic tax, auto aziendali, riforma Imu e Tasi e fine della privacy!

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Roma – L’esecutivo apporta ulteriori modifiche al testo della legge di Bilancio, che arriverà lunedì in Parlamento, e di cui fa parte una norma che sospende le tutele previste dal Codice della Privacy nell’ambito dei provvedimenti per contrastare l’evasione fiscale. I ritocchi alla manovra, oltre alla tassazione delle auto aziendali, riguardano la nuova tassa sulla plastica, che vede polemiche nell’esecutivo, e la riforma di Imu e Tasi.

Per spingere le imprese a spostare la produzione su materiali biodegradabili, oltre alla tassa sulla plastica, la bozza della legge di Bilancio prevede un nuovo credito di imposta. Ma questo non basta a tranquillizzare la discussione nella maggioranza. Beppe Grillo twitta «Guerra alla plastica», approvando la nuova imposta per combattere «l’eccessiva produzione di rifiuti».

L’opposizione di Matteo Renzi!

Invece Matteo Renzi annuncia che in Parlamento farà del suo meglio per eliminarla. Stessa cosa con la tassa sulle automobili aziendali, «un’assurdità che da premier mi hanno sempre proposto e che ho sempre rifiutato». Insieme alla legge di Bilancio, dal 2020, arriva anche la riforma delle imposte sulla casa, ma a parità di gettito, cioè senza l’aumento delle aliquote. In effetti sparisce la Tasi, che era diventata una replica dell’Imu che, nella nuova versione, unificherà le due tasse. L’aliquota resta la stessa, pari all’8,6 per mille, che i sindaci potranno portare fino al 10,6 per mille o azzerare del tutto.

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