Manovra, Mef ipotizza trasformazione 80 euro. Di Maio: il bonus resta

Fattura elettronica, il ministro Tria dichiara che non ci sarà proroga

Flat Tax, Iva, pensioni e la possibilità di abolire il bonus da 80 euro introdotto da Renzi. Il governo Conte sta iniziando a lavorare sulla prossima Manovra. In vista delle vacanze estive, l’esecutivo si è ritrovato ieri con due incontri per gettare le basi delle decisioni politiche attese per settembre. Il premier ha ribadito a Palazzo Chigi che “non sarà una manovra scriteriata”.

I progetti: revisione Iva e trasformazione 80 euro.

La legge di bilancio, secondo i piani dei vicepremier Di Maio e Salvini, dovrebbe costare 25 miliardi (di cui la metà per ammortizzare gli aumenti dell’Iva). Ma bisogna trovare le coperture. I due ministri hanno ribadito che non è previsto alcun aumento dell’Iva. Per qualcuno allora si fa strada l’ipotesi di tagliare il bonus Renzi di 80 euro per dirottare quindi i fondi sulla Flat Tax. Un’ipotesi però smentita da Palazzo Chigi.

“E’ una fake news”, hanno fatto sapere fonti vicine al governo a proposito delle indiscrezioni di stampa. “Il governo non pensa di togliere gli 80 euro e non vuole aumentare l’Iva”, ha garantito anche il vicepremier Matteo Salvini.

Per avviare subito il reddito di cittadinanza e la flat tax occorre trovare le coperture. Il Mef spiega che la revisione dell’Iva e la trasformazione degli 80 euro sono due ipotesi possibili. I tagli di spesa, che per i soli ministeri andrebbero ben oltre i due miliardi, rischiano infatti di non bastare, soprattutto se si considera che le stime del Pil andranno riviste al ribasso (dall’1,5% all’1,2%, secondo alcuni). Il leader M5s annuncia battaglia in Ue per avere margini e andare oltre i parametri di rientro del deficit. Ma la questione crea divisioni nella compagine di governo. A rischiare di più la riforma della legge Fornero, che potrebbe essere rinviata per dare priorità a flat tax e reddito di cittadinanza e sulle pensioni si farebbe solo “quota 100”.

Nonostante l vicepremier Luigi Di Maio in una intervista a La7, abbia sottolineato come “non c’è alcuna differenza di vedute” con il ministro dell’Economia Tria, era stato proprio quest’ultimo a parlare del bonus introdotto nel 2016 dal segretario del Pd.

In un’intervista ieri sul Sole 24 Ore aveva assicurato: “Si lavora su una serie di possibili interventi fiscali per avviare la riforma dell’Irpef anche per le persone fisiche, finanziandola con un maxi-riordino dei bonus fiscali che potrà comprendere anche il bonus Renzi da 80 euro”. Secondo stime del Corriere della Sera, la misura costa 9 miliardi all’anno e finisce nelle tasche di 11 milioni di contribuenti.

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