Manovra, Di Maio fa pressione su Tria

Approvato il "decretone": ecco chi usufruirà del reddito di cittadinanza

Il leader M5S, Luigi Di Maio, non allenta il pressing sul ministro dell’Economia, Giovanni Tria, sulla manovra: Non chiede le sue dimissioni, ma pretende dal ministro dell’Economia che trovi i soldi per gli italiani che momentaneamente sono in grande difficoltà, afferma categorico all’ANSA il vicepremier prima di partire per la sua missione in Cina.

Di Maio pressa su Tria e intanto si fa un’idea di cosa dovrebbe comprendere la manovra.

La manovra secondo Di Maio consisterebbe sì nell’abbattere il debito pubblico ed è un impegno che il governo ha preso, ma ribadisce che una legge di bilancio non si fa per ridurre il debito ma per cominciare ad avviare iniziative importanti, mantenere le promesse e migliorare la qualità della vita degli italiani.

Così il vicepremier a Dimartedì su La7 promette che questa legge di bilancio manterrà le promesse, ovvero superare la Fornero, reddito cittadinanza, flat tax e una parte delle risorse arriverà dal “taglio degli sprechi”.

Le risorse per la manovra saranno reperite con le “tagli alle spese ma anche facendo deficit: non serve superare il 3%. L’obiettivo e’ soddisfare le richieste degli italiani. Si fa tagliando gli sprechi e altre risorse arriveranno dalla crescita economica” ha precisato Di Maio a Dimartedì. “Abbiamo bisogno di prendere un po’ di soldi dal deficit poi li ridaremo con la crescita”, ha detto.

Il vicepremier M5s è netto anche nei rapporti con Matteo Salvini. Per Di Maio evidenziare cose sulle quali lui e Salvini non sono d’accordo è un giochino di provare a dividerli, ma per ora questo e’ un governo compatto.

Con la Lega insiste Di Maio “noi ci capiamo sui fatti, abbiamo fatto una riunione e la settimana prossima presentiamo una proposta di legge costituzionale per tagliare 345 parlamentari” con 100 milioni di euro di risparmi l’anno. E tende a ribadire la sintonia nel governo anche Matteo Salvini sempre a DiMartedì:”Io e Di Maio ormai siamo una coppia di fatto”.

E i ricorsi non spaventano certo il governo. La stessa discorso Di Maio lo fa per Autostrade. “C’e’ una legge che dice che nominiamo un commissario alla ricostruzione con poteri sostitutivi. Possiamo far ricostruire il ponte a chi lo ha fatto crollare? Non ci siamo accaniti con Autostrade per una ragione qualsiasi ma per un grave inadempimento. Se hanno il coraggio di fare ricorso lo facciano”.

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