Manovra: dal 2020 deficit in calo progressivo!

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Dopo i segnali non positivi arrivati dall’Europa e dai mercati, l’esecutivo ha limato il testo della nota di aggiornamento del Def propedeutico alla manovra. Per il 2019 la stima del deficit resta a quota 2,4 per cento. Per il 2020 però la previsione si sposta al 2,1 per cento e per il 2021 va all’1,8 per cento.

Superamento Fornero e reddito di cittadinanza.

Sul fronte delle pensioni c’è una sostanziale novità: la riforma della Fornero partirà da inizio anno e le risorse destinate al nuovo sistema per l’uscita dal lavoro dovrebbero passare da 8 miliardi a 7 miliardi. Confermato il reddito di cittadinanza che di fatto costerà nella manovra 10 miliardi. Inoltre verrà destinato un miliardo di euro ai centri per l’impiego.

Banche e fisco.

Prevista anche una stretta sulle banche con il taglio delle detrazioni. Altra novità importante è la trasmissione telematica degli scontrini fiscali che punta a recuperare risorse dalla lotta all’evasione. In una conferenza stampa che si è tenuta subito dopo il vertice, Conte ha illustrato i punti del Def e le previsioni sul deficit: “I numeri del rapporto debito/Pil saranno più virtuosi: adesso è al 130,9 ma scenderemo sotto il 130% nel 2019 fino al 126,5% nel 2021″.

Il taglio del debito.

Sulle stime per il taglio del debito si è espresso ulteriormente anche il ministro del Tesoro, Giovanni Tria: “Avevamo detto che avremmo ridotto il rapporto debito Pil. Per quanto riguarda il debito scenderemo di oltre 4 punti percentuali, negli ultimi 3 anni è stata di 0,6%”. E ancora: “Avevamo promesso di aumentare il tasso di crescita perché volevamo eliminare il gap di crescita con l’Ue. Arriveremo a dimezzare il gap con l’Ue nel primo anno“.

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