Manovra 2019: i punti scoperti ed i nodi irrisolti della prossima finanziaria

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Cesare Damiano, esponente del partito democratico, ha commentato negativamente i programmi del governo sulle misure contenute nella prossima manovra finanziaria. Ha sottolineato in maniera negativa l’atteggiamento dell’esecutivo e degli esponenti del governo di parlare senza che su molti argomenti si sia giunti ad una reale decisione e soluzioni delle situazioni sottese. Sottolinea Damiano con l’agenzia stampa 9Colonne: “Promesse ne sentiamo tante: l’Iva non aumenta, per flat tax e infrastrutture ci sono le coperture finanziarie. Intanto si procede su scelte che non piacciono alle stesse parti sociali convocate al tavolo di Salvini: con lo Sblocca cantieri si è di nuovo dato il disco verde al massimo ribasso, ai subappalti e quindi al lavoro nero”.

I commenti negativi sulla prossima manovra finanziaria.

Secondo l’esponente del PD anche i dati relativi all’aumento dell’occupazione fanno semplicemente riferimento all’aumento dei contratti part-time, scelta delle aziende e non dei lavoratori. L’aumento dell’occupazione dei dati Istat non è un dato reale perché diminuiscono le ore di lavoro e aumenta il part-time imposto. Per Damiano anche i Navigator sono i nuovi precari dei Centri per l’impiego. Secondo Damiano sul fronte pensione non si sente assolutamente parlare di una proroga dell’ape sociale che scadrà a fine anno quindi “non andrà più in pensione chi ha dai 30 ai 36 anni di contributi, ossia per i lavori gravosi e discontinui, disoccupati e donne”. Per l’esponente del PD parlare e fare propaganda politica è una cosa positiva ma sarebbe maggiormente utile risolvere le contraddizioni e trovare soluzioni ai problemi esistenti. Bisogna accompagnare ai proclami una maggiore fattività sul fronte delle questioni pratiche di carattere economico-sociale.

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