Manovra 2019: ecco quali saranno le misure su reddito di cittadinanza e pensioni!

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Le misure della manovra su reddito di cittadinanza e pensioni (quota 100) «partiranno il primo di aprile». Questa la data delle due “riforme bandiera” del Governo M5S-Lega confermata oggi dal ministro dell’Economia, Giovanni Tria durante la registrazione di “Porta a Porta” (Rai 1).

In serata, la lettera alla Ue del premier Giuseppe Conte e dello stesso Tria pubblicata sul sito della Commissione permette di quantificare l’ammontare delle risorse recuperate dagli previsti dalla legge di Bilancio per finanziare le due misure: 2,7 miliardi di euro per quota 100 e 1,9 miliardi di euro per il reddito di cittadinanza.

Taglio da 2,7 mld alle pensioni e da 1,9 mld al reddito di cittadinanza

Secondo la lettera, in cui si stimano «gli effetti delle proposte emendative» alla manovra che il Governo ha depositato in serata in Senato, il fondo pensioni aumenta di 1,3 miliardi nel 2020 e di 1,7 nel 2021 mentre quello per il reddito si riduce di 945 milioni nel 2020 e di 683 milioni nel 2021.

Taglio delle pensioni d’oro, dal 2019, oltre i 100mila euro lordi: è quanto si legge nell’emendamento del governo alla manovra. Cinque le fasce individuate: tra i 100mila e i 130 mila l’aliquota marginale di riduzione sarà del 15%, che salirà al 25% per la fascia 130mila-200mila e ancora al 30% per le pensioni fra i 200mila e i 350mila. Per le pensioni fra i 350mila e i 500mila l’asticella sale al 35% e oltre i 500mila euro arriverà al 40%. La misura sarà in vigore per cinque anni.

Secondo la relazione tecnica sono 16.644 le persone che incassano pensioni oltre i 100mila euro, mentre sono solo 23 quelle che prendono assegni oltre i 500mila euro. Nella seconda fascia, quella fra 130 e 200 mila euro, le persone coinvolte sono 6.665 che poi scendono di molto nella terza fascia, quella i 200mila e i 350mila: sono 873. Solo 82, poi quelli del penultimo gruppo, fra i 350 mila e i 500 mila euro.

Secondo la tabella allegata al documento trasmesso dal Governo alla Commissione Ue, le dismissioni immobiliari in programma nel 2019 dovrebbero fruttare altri 950 milioni di euro. Alla voce dismissioni la stima dell’impatto sui saldi delle modifiche annunciate dal governo alla manovra prevede ulteriori 150 milioni di euro nel 2020 e altri 150 nel 2021.

Nel giro di un triennio (2019-2021) la stretta sulle pensioni d’oro porterà invece 239 milioni di euro. Nel 2019 i risparmi sono pari a 76 milioni di euro, nel 2020 salgono a 80 e nel 2021 a 83. L’anno prossimo lo Stato dovrebbe incassare poi 150 milioni di euro dalla Web tax e 450 milioni di euro dalle nuove imposte sui giochi d’azzardo. L’incasso stimato dalla tassa sui “giganti della Rete” salirà nel 2020 e nel 2021 a 600 milioni l’anno.

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