Manovra 2019, atteso per oggi alla Camera il via libera definitivo!

Manovra, Pd e sindacati pronti a scendere in piazza per protesta

Oggi, domenica 30 dicembre, è attesa l’approvazione alla Camera del testo della legge di bilancio 2019. Ieri a Montecitorio, tra urla e proteste, è stata votata la fiducia, con 327 sì e 228 no, ma per il via libera definitivo si dovrà attendere ancora. E’ una corsa contro il tempo per evitare l’esercizio provvisorio di bilancio in quanto il 31 dicembre, ultimo giorno utile. L’iter si concluderà al Quirinale con la firma del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

La fiducia alla manovra passa alla Camera con con 327 sì e 228 no tra le urla e le proteste dell’opposizione

Le proteste delle opposizioni vanno avanti da giorni, contro quella che definiscono la “mortificazione del Parlamento”. Ieri il presidente della Camera Roberto Fico ha sospeso la seduta per 5 minuti dopo che i deputati di Forza Italia hanno indossato dei gillet azzurri con scritte come “Giù le mani dal non profit” e “Basta tasse”. Silvio Berlusconi, ha affermato in una nota che i gilet azzurri “a gennaio saranno nelle piazze di tutte le città italiane per continuare la mobilitazione contro il governo giallo-verde a fianco dell’altra Italia seria e lavoratrice che ancora una volta viene ingiustamente penalizzata”. Il Partito democratico, invece, ha organizzato davanti a Montecitorio una manifestazione “Uniti contro il governo che affossa l’Italia“.

“Avremmo voluto vedere il presidente Fico difendere le prerogative della Camera”, dice nelle sue dichiarazioni di voto Federico Fornaro di Leu. “Rivendico la centralità del Parlamento in un corretto equilibrio tra potere esecutivo e legislativo, che con questa manovra avete colpevolmente alterato”, ha continuato. “Il Paese è uscito indebolito da questa manora, le Camere escono distrutte perché anche chi doveva difenderlo non lo ha fatto”, ha detto nella sua dichiarazione di voto Guido Crosetto, di Fratelli d’Italia. E ancora: “Questa manovra non inietta germi per la crescita, ma per addormentare l’anno prossimo il nostro Paese. Con un rischio in più dalle clausole di salvaguardia”.

La tensione è salita quando ha preso la parola Teresa Manzo, del M5s, che rivolgendosi al Pd dice: «Avete favorito i truffatori e non avete tutelato i truffati». A questo punto il Pd insorge di nuovo, partono così le urla dai banchi dei democratici e a finire nel mirino c’è il presidente della Camera che non ha interrotto la Manzo. Fico ha risposto: «Censuro tutti sempre allo stesso modo, se vanno censurati». E Roberto Giachetti: «Lei non sfugge, non può sfuggire da una sua responsabilità». Alla fine Fico ha detto: «Leggerò il resoconto stenografico e potrò anche affermare che un comportamento o delle parole di un certo tipo che offendono gli altri parlamentari di qualsiasi gruppo politico vanno censurati, su questo non c’è dubbio».

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