Lotta all’evasione: in arrivo controlli di Agenzia delle Entrate!

Partita Iva dopo la flat tax: il passaggio a regime forfettario sarà possibile dai minimi?

Continua la lotta all’evasione fiscale, dopo l’annuncio dei controlli in atto sui movimenti dei conti correnti superiori ai 1000 euro giornalieri o ai 5000 euro mensili. Il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate datato 8 ottobre  contiene le indicazioni attraverso le quali sono messe a disposizione dei contribuenti le informazioni sulle discrepanze delle Tasse versate in base al confronto tra i dati comunicati e quelli attesi secondo lo spesometro.

Il provvedimento di Agenzia delle Entrate preannuncia, quindi, l’arrivo di una valanga di lettere con le quali il Fisco si appresta a contestare ai contribuenti i disallineamenti riscontrati tra il volume di affari comunicato attraverso le dichiarazioni Iva e quanto atteso in base ai dati dello spesometro.
In arrivo le lettere di compliace di Agenzia delle Entrate

Le lettere in questione saranno inviate a mezzo Pec (posta elettronica certificata) nel caso in cui questa sia stata attivata dal contribuente. In caso contrario, l’invio verrà effettuato con posta ordinaria. In ogni caso, comunque, la comunicazione sarà resa disponibile ai contribuenti attraverso il Cassetto Fiscale presente all’interno dell’area personale riservata del portale informatico dell’Agenzia.

La lettera di compliance conterrà, oltre ai dati personali identificativi quali nome e cognome, partita Iva e denominazione, anche l’anno di imposta di riferimento, il numero della comunicazione, il totale delle comunicazioni Iva trasmesse attraverso lo spesometro e, ovviamente, le anomalie riscontrate.

La lettera si conclude, quindi, con l’invito a regolarizzare la propria posizione.

Se arriva la lettera del fisco, per regolarizzare la propria posizione, il contribuente ha la possibilità di versare la differenza delle tasse dovute attraverso il ricorso al ravvedimento operoso che consente di beneficiare di una riduzione delle sanzioni calcolata in modo proporzionale al tempo trascorso dalla violazione contestata.

Il contribuente ha comunque la possibilità di contestare le discrepanze messe in evidenza dalla lettera del Fisco grazie alla possibilità di richiedere ulteriori informazioni sulla contestazione in atto o di segnalare all’Agenzia delle Entrate elementi dei quali la stessa Agenzia non è a conoscenza e che possano giustificare la discrepanza emersa sulle tasse versate.

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright Diritto.news

Informazioni sull'autore