L’intervento del ministro Bonafede all’inaugurazione dell’anno giudiziario

L'intervento del ministro Bonafede all'inaugurazione dell'anno giudiziario

Il ministro della giustizia Alfonso Bonafede è intervenuto oggi durante la cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario, che si è tenuta a Roma nell’Aula Magna del Palazzo di Giustizia presso la Suprema Corte di Cassazione. Evento a cui ha assistito il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in cui sono intervenuti il primo Presidente della Corte Suprema di Cassazione, Pietro Curzio, il Procuratore Generale, Giovanni Salvi, il Vice Presidente del Consiglio superiore della magistratura David Ermini. La cerimonia quest’anno si è svolta in forma ristretta a causa delle limitazioni imposte dall’emergenza Covid-19.

Le dichiarazioni e l’intervento di Bonafede all’inaugurazione dell’anno giudiziario

Il ministro Bonafede ha sottolineato che la pandemia ha inciso in modo significativo sul settore della giustizia, ed ha colto l’occasione per esprimere gratitudine ai magistrati togati e onorari, agli avvocati, al personale amministrativo e alla Polizia Penitenziaria che “con spirito di sacrificio, competenza e abnegazione, hanno permesso che la giustizia non si fermasse nemmeno nei momenti di maggiore difficoltà”.

Bonafede ha evidenziato come in quest’anno, nonostante la pandemia e l’emergenza sanitaria, tanti siano stati gli investimenti fatti sul fronte della giustizia: “ È stato portato avanti il piano ordinario di assunzioni di oltre 13mila unità, procedendo al reclutamento di 1163 unità di personale amministrativo, di cui 23 destinate agli uffici di legittimità. Sono state poste le basi affinché, nell’arco dell’anno giudiziario che oggi si inaugura, il servizio giustizia possa avvalersi del contributo di circa 7.000 donne e uomini in più”. Per la magistratura ha rimarcato Bonafede “sono state rideterminate le piante organiche degli uffici giudiziari di merito, prevedendo la distribuzione in aumento di 422 magistrati, che si aggiungono ai 70 già destinati nel 2019 alla Corte di Cassazione e alla Procura Generale”.

Bonafede ha sottolineato anche la proficua prosecuzione del percorso di digitalizzazione della Giustizia, fondamentale per assicurare “la continuità dell’azione amministrativa durante la pandemia. In particolare, sono stati sperimentati nuovi modelli organizzativi, sia per il deposito degli atti che per l’accesso ai sistemi da remoto”. Dal 31 marzo prossimo, sarà possibile il deposito telematico facoltativo con valore legale degli atti processuali e dei documenti presso le Sezioni civili della Corte di Cassazione.

Sul versante penitenziario, Bonafede ha precisato che nel 2020 “c’è stata una significativa diminuzione della popolazione detenuta, che risulta oggi essere pari a 52.369 detenuti fisicamente presenti”. Bonafede ha fatto riferimento anche ai disegni di legge approvati in Consiglio dei Ministri all’esame del Parlamento, tra cui la riforma del processo penale e dell’ordinamento giudiziario.

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