Libretti di risparmio al portatore addio: bisogna estinguerli o convertirli entro la fine del 2018!

Libretti al portatore addio: dal primo gennaio una multa per chi non lo fa

L’Abi, Associazione bancaria italiana, ha lanciato una campagna informativa per ricordare le principali regole di utilizzo del contante, degli assegni e dei libretti al portatore contenute nelle normative antiriciclaggio e aggiornate con le recenti misure europee recepite l’anno scorso. Spariranno i cosiddetti libretti al portatore, quei libretti che basta presentare al banco per poter depositare e ritirare denaro. Chi ne possiede uno deve chiuderlo prima della data di scadenza (entro il 2018) oppure trasformarlo in un libretto nominativo.

Libretti di risparmio al portatore addio: cosa fare se ne possiedi uno.

Dal 4 luglio 2017 questi strumenti di risparmio e di sostegno che per decenni ha fatto parte della quotidianità di tante famiglie – ma usati anche dai riciclatori di denaro sporco e dagli evasori fiscalinon sono più emessi, dopo che il governo ha approvato il decreto che sancisce questo termine recependo una direttiva europea antiriciclaggio. Libretti di risparmio al portatore addio: cosa fare se ne possiedi uno
C’è tempo fino al 31 dicembre 2018 per andare in banca o in posta e trasferire i soldi su un conto corrente, oppure chiedere la conversione in un libretto nominativo o in contanti. La restituzione del supporto cartaceo e il cambio, insomma, dovranno essere effettuati entro fine anno.

Chi presenterà oltre la scadenza fissata i libretti al portatore messi al bando, sarà multato e dovrà comunque ritirare la somma accumulata. Nel caso di decesso del portatore originario, chi potrà estinguere i libretti a suo nome? “I libretti di risparmio al portatore – è la risposta di Abi, Associazione bancaria italiana – entrano a far parte della massa ereditaria nel caso in cui siano stati in possesso del defunto oppure custoditi a suo nome presso terzi al momento della morte (ad esempio, nella cassetta di sicurezza di un istituto di credito). Pertanto i soggetti legittimati ad estinguerli sono gli eredi”.

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