Legge sul caporalato approvata nel Lazio. Ecco le novità ed i primi commenti

Legge sul caporalato approvata nel Lazio. Ecco le novità ed i primi commenti

La regione Lazio ha approvato una legge che si pone nell’ottica del contrasto al fenomeno del caporalato. Grande soddisfazione da parte delle sigle sindacali Cgil, Cisl e Uil, per la quale tale norma rappresenta un importante strumento nella lotta allo sfruttamento lavorativo. Una nota congiunta di Cgil di Roma e del Lazio, Cisl e Uil del Lazio, Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil del Lazio commenta così la novità legislativa: “Dalla Regione Lazio un nuovo e forte impulso alla lotta al caporalato in agricoltura. La legge regionale approvata costituisce un importante passo in avanti per rafforzare gli strumenti di contrasto allo sfruttamento lavorativo e al caporalato in agricoltura“. Di particolare rilevanza, secondo i sindacati, la volontà di valorizzare il ruolo della rete del lavoro agricolo di qualità, e di promuovere la legalità nel settore agroalimentare, con sistemi con cui regolare il mercato del lavoro, il trasporto e l’accoglienza dei lavoratori. La legge stabilisce misure per rendere il mercato agricolo più trasparente, con la predisposizione di elenchi di prenotazione per l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, che vede un ruolo attivo e di primo piano da parte dei centri per l’impiego diffusi sul territorio.

La Legge sul caporalato per valorizzare il lavoro degli imprenditori agricoli onesti e contrastare l’illegalità in agricoltura.

Per ottenere i finanziamenti regionali, inoltre, le aziende dovranno utilizzare gli elenchi di prenotazione per la selezione del personale. Dovranno dare piena attuazione ai contratti di lavoro di settore, in materia di salute e sicurezza, orario di lavoro e inquadramento previdenziale. Di rilievo e da segnalare l’istituzione dell’osservatorio regionale in cui saranno coinvolti gli stakeholder del settore, i rappresentanti dei lavoratori, alle istituzioni fino agli organismi ispettivi, che avranno un ruolo di sostegno dell’amministrazione regionale nella definizione e attuazione del programma triennale operativo degli interventi. Secondo i sindacati tale norma rappresenta un passo avanti nella battaglia contro il caporalato e l’illegalità nel mondo agricolo. Si pone anche come obiettivo quello di valorizzare il lavoro dei tanti imprenditori onesti che rappresentano una parte rilevante nel sistema agroalimentare del Lazio e per contrastare il fenomeno dilagante dell’illegalità nel settore agricolo.

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