Legge di bilancio 2019, sono a rischio le detrazioni per mutui e spese mediche

Legge di bilancio 2019, sono a rischio le detrazioni per mutui e spese mediche

Il Governo per cercare di mantenere le sue promesse in campagna elettorale, sta pensando di introdurre con la nuova manovra finanziaria un taglio sulle agevolazioni fiscali: il cittadino nel 2019 recupererà meno soldi rispetto al 2018.

Fino ad oggi il cittadino italiano che paga un mutuo per la prima casa ha potuto detrarre fiscalmente il 19% degli interessi pagati nell’anno stesso e la stessa misura sulle spese mediche, ma adesso c’è la concreta possibilità che ciò vada a finire.

Poiché il governo cerca dei soldi per finanziare la manovra per mantenere le rassicurazioni su reddito di cittadinanza, flat tax, pace fiscale, pensioni a quota 100 e altro che hanno promesso, spunta la proposta di tagliare le detrazioni su mutui e spese mediche nella nuova legge di bilancio. Significa che il cittadino recupererà meno soldi rispetto ad adesso per le rate del mutuo e per quello che spende come visite mediche, esami specialistici o farmaci. Questi soldi andranno nelle casse dello Stato.

Le detrazioni diminuiscono e la franchigia sale: ecco che cosa cambierà.

Nel 2019 la detrazione attuale sarà ridotta dal 19% al 17%, quindi il contribuente recupererà il 2% in meno rispetto al 2018. Oggi si recupera sulle spese mediche che eccedono dalla franchigia di 129,11 euro il 19%, sugli interessi dei mutui si può detrarre il 19% fino ad un massimo di 4.000 euro e ciò vale anche per le tasse universitarie dei figli. Mentre la proposta del Governo è che si possa recuperare soltanto il 17% su queste spese.

Ad esempio su una spesa di 600 euro per le visite mediche, farmaci e visite specialistiche, oggi si recupera, al netto della franchigia 89,46 euro, con il provvedimento del governo di Giuseppe Conte il cittadino recupererà 80 euro. Questi stessi calcoli andranno fatti anche per le rate del mutuo e le spese universitarie dei figli.

Un altro provvedimento che il governo Conte ha messo sul tavolo, oltre ad abbassare la percentuale di detrazione, è l’aumentare dell’importo della franchigia entro la quale non è possibile recuperare un centesimo. Quella soglia che, oggi, è fissata per le spese sanitarie a 129,11 euro, ad esempio potrà essere aumentata in modo che saranno meno cittadini a poter usufruire delle detrazioni fiscali.

Tutto questo per cercare di far entrare nelle casse dello Stato un miliardo di euro in più.

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