Lavoro, smart working, cassa integrazione, assunzioni: i cambiamenti in arrivo nel 2023

Lavoro agile e Smart working nella PA, le linee guida di Brunetta

A partire da quest’anno il mondo del lavoro conoscerà diversi cambiamenti. Dal Reddito di Cittadinanza, che sarà erogato solo per sette mensilità, fino al taglio del cuneo fiscale, su cui tuttavia i Sindacati sono critici. Come spiega il sito tg24.sky.it, per gli “occupabili” il RdC nel 2023, oltre a rimanere solo per sette mesi, decadrà dopo il primo rifiuto verso un’offerta anche non “congrua”. Per i giovani che non hanno finito la scuola dell’obbligo il sussidio è subordinato alla frequenza di corsi formativi. Inoltre la quota dell’assegno destinata all’affitto sarà pagata direttamente ai proprietari. Questo è quanto prevede la Manovra approvata nei giorni scorsi.

Le novità sul lavoro agile!

Per quanto riguarda i lavoratori fragili, sia nel settore pubblico che nel settore privato, lo smart working è stato prorogato fino al 31 marzo 2023, come viene specificato dalla Legge di bilancio. D’altra parte la tutela non viene confermata per i lavoratori che hanno figli sotto i quattordici anni, per i quali da questo momento valgono solo eventuali accordi sottoscritti ad hoc.

I cinque interventi sulla Cassa integrazione!

Per la Cassa integrazione la Manovra 2023 stanzia in tutto 250 milioni, suddivisi in cinque interventi. Il primo prevede 70 milioni di euro per le imprese che si trovano in un’area di crisi industriale complessa. Se ne occuperà il ministero del Lavoro, che tramite decreto ripartirà le risorse tra le Regioni. Il secondo comprende 50 milioni per la proroga 2023 della Cigs per crisi aziendale. Il terzo intervento, 90 milioni, prevede il rifinanziamento del reddito in favore dei lavoratori dipendenti dalle imprese del Gruppo Ilva. Il quarto prevede 30 milioni destinati all’indennità onnicomprensiva, pari a trenta euro, per ciascun lavoratore dipendente da impresa attiva nella pesca in mare. Con il quinto sono stanziati 10 milioni per sostenere i lavoratori dipendenti dalle imprese del settore dei call center. Previsti infine anche 150 milioni per il 2023 per introdurre un’indennità di discontinuità a favore dei lavoratori dello spettacolo.

Il cuneo fiscale e le agevolazioni nelle assunzioni!

Nella Legge di bilancio è previsto un esonero contributivo del 2% per redditi fino a 35.000 euro e del 3% per redditi fino a 25.000 euro. La riduzione del cuneo dovrebbe andare a beneficio dei lavoratori, ma i Sindacati esprimono certe critiche per la cifra del risparmio effettivo. La Cgil calcola “solo 7-14 euro in più al mese”. Oltre a ciò, sono previste dalla Manovra agevolazioni per chi, tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2023, assume a tempo indeterminato – con una soglia di contributi fino a 8.000 euro – donne e giovani che hanno già un contratto a tempo determinato e per i beneficiari del Reddito di Cittadinanza.

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