Lavoro: primo confronto Meloni-Schlein e dati Istat!

Lavoro extracomunitario, nel Click Day le domande superano le disponibilità

Oggi 15 marzo 2023 si è tenuto alla Camera il primo question time della Meloni, ed il primo confronto con la Schlein sul tema lavoro e salario minimo! La Schlein ha ribadito che in questo Paese c’è un “dramma di cui non sentiamo parlare mai. La precarietà, è il lavoro povero…più di tre milioni di lavoratrici e lavoratori poveri anche se lavorano; occorre fissare per legge un salario minimo perchè sotto una certa soglia non si può chiamare lavoro ma sfruttamento. Lei qualche tempo fa ha definito il salario minimo uno specchietto per le allodole. Il Pd ha presentato una proposta come altre forze politiche ma le avete respinte tutte. Le chiedo di approvare subito un salario minimo e un congedo paritario”.

Divergenza tra Meloni e Schlein su salario minimo possibile convergenza su congedi parentali!

Per la Meloni “non è una soluzione, rivede al ribasso i diritti del lavoro”. La premier si è detta aperta al tema dei congedi parentali parentali: “disponibile al confronto. La Schlein ha replicato attaccando duramente l’operato del nuovo esecutivo: “Siete in carica da soli 5 mesi, è vero, ma state andando nella direzione sbagliata. Siete una destra ossessionata dall’immigrazione e non vedete le migrazioni dei giovani che sono costretti a causa dei salari bassi a cercare all’estero di andare a realizzarsi“.

I dati sul Lavoro diffusi dall’Istat!

Intanto, secondo i dati sul lavoro diffusi dall’Istat la situazione sarebbe in miglioramento. La media degli occupati nel 2022 è cresciuta di 545mila unità sul 2021 (+2,4%) tornando ai livelli del 2019. Il tasso di occupazione sale al 60,1% (+1,9 punti). Nell’anno aumentano del 4,7% le posizioni dipendenti, cresce del 12% il monte ore lavorate e diminuisce il ricorso alla Cig (-85,3 ore ogni mille lavorate). Nella media del 2022 il tasso di disoccupazione è sceso all’8,1% (-1,4 punti percentuali), le persone in cerca di lavoro in media d’anno sono diminuite di 339 mila unità.

L’aumento dell’occupazione coinvolge i dipendenti a tempo indeterminato (+462 mila, +3,1%): risultano in calo quelli a termine (-91 mila, -3,0%) e gli indipendenti (-18 mila, -0,4%). Nella media del 2022, a fronte di un aumento degli occupati di 545mila unità, i dipendenti a tempo indeterminato sono cresciuti di 346mila unità, e quelli a termine di 147 mila. Gli indipendenti sono cresciuti di 52mila unità.

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